Antonio Conte firma, nuovo Ct. Soldi: “Risponderò coi fatti. Squalifica ingiusta”

Antonio Conte firma, nuovo Ct. Soldi: "Risponderò coi fatti. Squalifica ingiusta"
Antonio Conte firma, nuovo Ct. Soldi: “Risponderò coi fatti. Squalifica ingiusta”

ROMA – Antonio Conte firma, nuovo Ct. Soldi: “Risponderò coi fatti. Squalifica ingiusta”. Appena apposta la firma in diretta tv al contratto di due anni che lo lega alla nazionale italiana, Antonio Conte, il nuovo Ct, si è dichiarato “orgoglioso” perché “nel mio cuore c’è l’azzurro”. Una firma sospirata su un contratto oneroso di due anni che impegna la Federcalcio e lo sponsor Puma (che se ne accolla ben due terzi, ed è una novità assoluta) per 8 milioni di euro lordi più premi (bastano la facile qualificazione agli Europei e un miglioramento nel ranking internazionale). Ma per convincere il “condottiero, il comandante di cui l’Italia ha bisogno”, secondo i voti enfatici del neo-presidente Figc Tavecchio, lo stesso presidente-gaffeur ha dovuto penare parecchio, per sua stessa ammissione.

Le prime dichiarazioni di Conte da Ct. Non posso nascondere l’emozione, al mio posto vorrebbero esserci tutti i tecnici del mondo. A rappresentare l’Italia, che con il Brasile è una delle nazionali più importanti, vincitrice di quattro Mondiali. Sono orgoglioso del fatto che Tavecchio abbia pensato a me, sono contento, colgo l’occasione per salutare Prandelli, in questi quattro anni ha fatto un grande lavoro e gli faccio gli auguri per la sua nuova avventura. Voglio ringraziare anche Sacchi per il suo lavoro fatto con i giovani, per lui le porte della nazionale saranno sempre aperte”.

‘Non pensavo di rientrare in pista dopo poco più di un mese, nei miei pensieri c’era di aggiornarmi, girare per l’Europa, migliorare le lingue e aspettare l’arrivo di un’offerta di un top club europeo. E’ arrivata la chiamata del top di un top club. Facendo le dovute riflessione, carpendo l’entusiasmo del presidente, se la prima telefonata è stata interlocutoria, nella seconda il presidente aveva capito di aver fatto breccia nelle mie intenzioni. Ho questo privilegio e sono molto contento.

I soldi, lo sponsor. “Risponderò con i fatti”. Antonio Conte, fedele a se stesso, fa accenno obbligato alla retorica personale del forzato della vittoria a tutti i costi (“vivo per vincere”, “vittoria dolce condanna”, “perdere è come morire”) e scarta con un dribbling avventuroso le inevitabili domande sui tanti soldi (è più pagato del tecnico della Germania campione del mondo) e sulla potenziale ingerenza sulle scelte da parte dello sponsor. “I soldi? Risponderò con i fatti”, ha dichiarato, prima di, rispendendo per metà in terza persona, liquidare la questione Puma (“Chi conosce Antonio Conte che niente e nessuno potrà decidere al posto mio”).

Queste forme di contratto sono già esistenti per tecnici e giocatori. Il mio contratto rientra nei parametri della Figc e ho ceduto alla federazione tutti i diritti di immagine, cosa che non avevo mai fatto nelle mie precedenti esperienze.

La squadra: tutti convocabili. Il neo ct ha evitato, da prassi, di parlare dei singoli (giusto un augurio per Rossi) e ha evitato una domanda su Balotelli. “In questo momento non parlo dei singoli – ha spiegato – e tutti i calciatori italiani sono convocabili, ma la convocazione va meritata. Io valuto il giocatore, ma anche gli uomini. Guardo a quel che succede in campo e anche fuori. Ho sempre fatto così: tra un buon giocatore ottimo uomo e un ottimo giocatore buon uomo, scelgo sempre il primo”.

Juventus. “Ci vogliono gli attributi per dire basta”. “Non ho letto molto in questi 35 giorni, ma mettiamo da parte le chiacchiere: con la Juve si era esaurito un ciclo, è molto semplice. Ci vuole coraggio, per non dire altro…ci vogliono gli attributi per dire basta”.

La squalifica per calcioscommesse. “Un’ingiustizia”. “Sui quattro mesi di squalifica per calcioscommesse non ho cambiato idea, ora che sono in Federcalcio: è stata un’ingiustizia. Così Antonio Conte ha risposto a una domanda sulla sanzione sportiva inflittagli per omessa denuncia. “E’ stato un momento difficile per me e per la mia famiglia: ma questo percorso mi ha fatto crescere sotto il profilo umano, ed essere qui ora è la risposta migliore”. Per completezza, andrebbe aggiunto che la domanda andava fatta al presidente Tavecchio, visto che è la Federcalcio che ha comminato la squalifica.

 

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