Argentina, River in B. Stadio squalificato per 20 partite

BUENOS AIRES, 28 GIU – Dopo la retrocessione in serie B domenica scorsa, per i tifosi del River Plate proseguono le sorprese: il nuovo tecnico e' l'ormai ex capitano della squadra ed ex Lazio, il 37/enne Matias Almeyda, che fara' cosi' l'insolito 'salto' dal campo di gioco direttamente alla panchina. E sara' assistito da un altro ex biancoceleste, l'ex difensore Jose' Chamot, attualmente viceallenatore del Rosario Central.

Ma, oltre alla novita' del tecnico, per il River oggi e' stata un'altra giornata di cattive notizie. Anzi, pessime: secondo alcune fonti, a causa degli incidenti scoppiati domenica al termine della partita con il Belgrano, la squadra non potrà giocare per 20 giornate nel suo stadio, il 'Monumental' di Buenos Aires. In pratica, per tutto il campionato di serie B.

Dopo la retrocessione – la prima nei 110 anni di storia del club – sancita in quella partita, per il River l'incubo pare insomma non finire.

Mentre i tifosi cercano di 'digerire' l'imminente serie B, a Buenos Aires si segue con attenzione l'arrivo in panchina di Almeyda, designazione che a quanto pare e' stata una decisione personale del presidente della societa', Daniel Passarella. A dare l'annuncio via web e' stata la stessa societa', che in un comunicato di poche righe ha reso nota la nomina di Almeyda quale successore di Juan Jose' Lopez, al fine di raggiungere – sottolinea la nota – ''la rifondazione del club''.

Per ora – fanno pero' notare gli esperti 'riverplatensi' – la missione 'refundacion' si presenta davvero difficile. La serie B del calcio argentino non e' infatti uno scherzo, ed e' tutto da vedere cosa potra' fare Almeyda, alla sua prima esperienza in assoluto da allenatore.

In mezzo a tante tensioni, e al trambusto per la nomina, ad Almeyda e' caduta per di piu' sul capo una tegola inaspettata: accusato di aver provocato i tifosi del Boca Juniors nel 'super-derby' dello scorso 15 maggio con il River, il giocatore ha oggi patteggiato (per circa 2 mila euro) una multa inflittagli a causa di quel gestaccio. Sulla scia degli incidenti di domenica – conclusisi con una novantina di feriti e 50 ultra' fermati, tutti gia' in liberta' – proseguono d'altra parte le polemiche sulle responsabilita'. Riemerge, in altre parole, il tema della violenza e dell'insicurezza negli stadi, particolarmente grave in Argentina, soprattutto negli ultimi anni.

Sergio Pezzotta, arbitro della partita contro il Belgrano che domenica ha sancito la retrocessione del River, oggi ha denunciato di ricevere continue minacce.

Gia' ieri, Pezzotta aveva raccontato che nella pausa dopo il primo tempo alcuni 'barrabravas' (ultra') del River erano entrati nello spogliatoio 'ordinandogli' di dare un rigore nel secondo tempo alla squadra: ''Altrimenti, non esci vivo'', hanno detto gli ultra', secondo la denuncia che lo stesso arbitro ha fatto alla magistratura. .

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