Scudetto all’Atalanta? Sarebbe, risponde mister Arrigo Sacchi intervistato dalla Gazzetta dello Sport, una “rivoluzione nel calcio”. “Ci vorrebbe un indovino – dice – per dire se è l’anno buono per lo scudetto, e io non lo sono. Mi farebbe, però, piacere, perché sarebbe una rivoluzione nel calcio: non si vince con i milioni buttati dalla finestra, ma si trionfa con il lavoro e le idee. Il club sta lavorando sodo da anni, ecco perché esulterei… Se ci sono queste caratteristiche? Guardano le ultime stagioni, direi di sì”.
Le parole di Arrigo Sacchi
Sarebbe davvero una cosa possibile? “Penso di sì, perché non esistono cose impossibili. In passato ci sono riusciti il Cagliari di Gigi Riva e il Verona di Bagnoli. Dalla provincia alla gloria. Perché non ce la dovrebbe fare l’Atalanta? Però devono esserci le premesse perché ciò possa accadere”. Quali? “Tre. Forti motivazioni, grandissimo spirito di squadra e gioco di dominio. Se ci sono queste qualità, allora si può cominciare a ragionare”.
“Zaniolo? Sostengo da sempre che un allenatore ha bisogno di calciatori affidabili. Mi auguro lui lo sia. Le qualità tecniche ci sono, ma serve soprattutto la testa. All’Atalanta può maturare definitivamente, dopo qualche passaggio a vuoto”. Insomma, dove può migliorare la truppa di mister Gasperini? “Ho notato che ha avuto qualche calo di continuità nella passata stagione. Gasperini dovrà battere molto su questo tasto, ma non dobbiamo chiedere troppo a una squadra che ha già fatto cose straordinarie”.