As Roma in rosso con debiti a 220 milioni: ma può iscriversi al campionato, ecco perché

As Roma in rosso con debiti a 220 milioni ma può iscriversi al campionato e partecipare alla Champions: ecco perché
As Roma in rosso con debiti a 220 milioni ma può iscriversi al campionato e partecipare alla Champions: ecco perché (Ansa)

ROMA – Il bilancio dell’As Roma è in rosso, e anche di molto. Nemmeno la qualificazione alla semifinale di Champions League, e il piazzamento tra le prime 4 squadre d’Europa, è stata sufficiente per il risanamento dei debiti del club giallorosso. La Roma è in rosso con debiti di 220 milioni di euro. Andiamo ad analizzare la situazione, partendo da un articolo a firma di Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore, per spiegare perché, nonostante questo passivo, la Roma è in regola con il fair play finanziario e nel rispetto delle regole necessarie per iscriversi al campionato italiano di calcio.

La Roma è una società quotata in borsa e l’ultimo bilancio, datato 30 giugno 2018, recita così: la società presieduta da James Pallotta vanta ricavi operativi pari a 250,9 milioni di euro con un risultato negativo per 25,5 milioni di euro. Questo risultato, che è comunque negativo, è decisamente meglio di quello dell’anno precedente, quando era di 42 milioni di euro.

Il problema vero sta nel fatto che i debiti sono saliti da 192,5 milioni di euro a 218,8 milioni di euro e hanno quasi raggiunto un fatturato che, sebbene in crescita di 75 milioni di euro, è di 250 milioni di euro.
Questo non è l’unico fattore di debolezza nel bilancio della As Roma; il patrimonio netto consolidato è in negativo ed è ulteriormente peggiorato passando da -88,9 milioni di euro a -105,4 milioni di euro nel giro di anno, di conseguenza la società capitolina avrebbe bisogno di una ricapitalizzazione.

Da dove derivano i debiti della Roma?

I debiti della società giallorossa, stando all’analisi del Sole 24 Ore con Gianni Dragoni, deriverebbero in larga parte dal finanziamento con l’operazione Goldman Sachs-Unicredit del 12 febbraio 2015. Nonostante la ricapitalizzazione per 100 milioni di euro, il patrimonio netto della As Roma è negativo e la società capitolina ha raccolto meno dei 115 milioni di euro richiesti ai soci. In tutto questo James Pallotta, che è l’azionista di maggioranza, ne aveva anticipati 90,5. Quindi il denaro entrato nell’ultimo esercizio della Roma è di 9.5 milioni di euro.

La Roma ha portato avanti operazioni di scorporo del marchio e del ramo d’azienda commerciale, conferendoli a due nuove società, in questo modo è riuscita a iscrivere nei conti plusvalenze che sono state annullate nel bilancio. Da qui un patrimonio netto positivo di 30,9 milioni di euro e il rispetto delle regole per iscriversi al campionato di Serie A.

Debito, ricavi e un fatturato da record

Nel 2017, un anno fa, il debito della Roma ammontava a 192 milioni di euro con ricavi pari a 175, quest’anno il debito è di 218 milioni di euro mentre i ricavi raggiungono i 251 milioni di euro e questa è una cifra da cerchiare con la “matita rossa” perché rappresentano il fatturato record nella storia del club giallorosso. Se a questa cifra vengono aggiunte le plusvalenze, il fatturato cresce e sale a 320 milioni di euro. Le plusvalenze prese in considerazione sono quelle derivanti dalle cessioni di Emerson Palmieri, Radja Nainggolan, Mario Rui, Calabresi, Machin, Tumminello, Vainqueur e Skorupski.

Non rientrano in questo conteggio quelle di Kevin Strootman e Alisson Becker che verranno inserite nel prossimo bilancio.
In conclusione, è di 25 milioni di euro la cifra in passivo che recita il bilancio giallorosso. Bilancio che rispetta i parametri del fair play finanziario fissati dalla Uefa. Per questo motivo, la Roma può partecipare alle coppe europee e sta disputando regolarmente la Champions League.

La Roma è in rosso ma può iscriversi al campionato, ecco perché

Come spiegato sopra, La Roma si è iscritta regolarmente al campionato perché la Figc non considera il bilancio consolidato, che dà la rappresentazione più completa dei conti, ma il bilancio di esercizio della sola Spa capogruppo. La Roma non è una eccezione in questo senso. Lo stesso è stato fatto dalla Figc per altre squadre in una situazione simile, Inter e Milan, almeno fino all’anno scorso.

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