As Roma: Unicredit anticipa i soldi per gli stipendi dei calciatori

In attesa che si completi il passaggio di proprietà, Unicredit si ritaglia il ruolo di polmone finanziario dell’As Roma e, concedendo tra settembre e novembre quasi 40 milioni di euro di anticipazioni su crediti, puntella i flussi di cassa della società e consente così al club di Rosella Sensi di saldare gli arretrati degli stipendi dei calciatori.

Le operazioni risultano dalla trimestrale dell’A.S. Roma, a cui la Consob impone di dare trasparenza per i rapporti con le parti correlate, quale è Unicredit. ”Nel corso dei mesi di settembre e di novembre sono state ottenute due anticipazioni finanziarie da Unicredit Factoring”, si legge nel documento, in relazione a crediti derivanti dai diritti televisivi del campionato e dalla sponsorizzazione.

A settembre Unicredit Factoring ha concesso un’anticipazione di 15 milioni che è stata parzialmente rimborsata (per 11,1 milioni) a ottobre, ”per effetto dell’incasso dei sottostanti crediti”. A novembre Unicredit Factoring ha offerto anticipazioni per altri 24,5 milioni di euro ”che verranno parzialmente rimborsate nel corso dell’esercizio, mediante l’incasso di maturandi crediti ceduti al medesimo istituto”.

Attualmente il debito nei confronti di Unicredit Factoring è dunque di poco inferiore ai 30 milioni. I 24,5 milioni erogati da Unicredit Factoring a novembre, spiega l’As Roma, sono stati utilizzati per pagare gli arretrati degli stipendi dei calciatori di luglio, agosto e settembre (per un totale di 12,2 milioni di euro), e le relative ritenute fiscali (pari a circa 10 milioni di euro). Al 30 settembre l’indebitamento a breve dell’As Roma, pari a 15,1 milioni di euro, coincideva con l’indebitamento nei confronti di Unicredit Factoring.

Nel primo trimestre dell’esercizio la società giallorossa ha accumulato 4,8 milioni di perdite a causa della flessione dei proventi derivanti dalla gestione del parco calciatori (4,7 milioni contro i 22,3 dell’anno precedente). A causa del ‘rosso’ la dinamica del patrimonio netto consolidato, già negativo al 30 giugno, è ulteriormente peggiorata, scivolando a -18 milioni di euro.

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