Atalanta, Colantuono confermato fino al 2013

BERGAMO, 3 GIU – Stefano Colantuono all'Atalanta fino al 2013. E' la prima reazione del club bergamasco dopo lo scandalo Calcioscommesse in cui l'allenatore e' rimasto coinvolto. Visto che la situazione di incertezza durera' almeno fino a luglio, i nerazzurri hanno capito che bisogna farsene una ragione e tentare di consolidare almeno il gruppo che ha vinto il campionato di serie B. Il primo passo e' stato la conferma di Colantuono. Il tecnico aveva gia' in tasca il rinnovo automatico del contratto, scattato con la promozione, ma chiedeva un biennale, fino al 2013.

E' stato accontentato, anche perche' sarebbe stato difficile convincere un altro allenatore di livello a scegliere Bergamo, con la spada di Damocle della giustizia sportiva. Senza contare che Colantuono ha dimostrato di possedere le qualita' caratteriali per affrontare anche i momenti piu' difficili. La stretta di mano tra Percassi e Colantuono e' arrivata nel pomeriggio. ''Stefano Colantuono e' l'allenatore giusto per l'Atalanta – ha commentato Percassi – e, in considerazione del lavoro svolto nel campionato appena concluso, era doveroso prolungare di un altro anno il nostro rapporto di fiducia''. ''Bergamo e l'Atalanta mi hanno sempre regalato grosse soddisfazioni – ha dichiarato Colantuono -, spero di continuare a ripagare questa fiducia con il lavoro sul campo''.

Intanto Bergamo resta in attesa di capire che ne sara' di Cristiano Doni, che ieri ha protestato la sua estraneita' alle accuse di presunte combine avanzate dalla procura di Cremona. Dopo lo stringato comunicato di mercoledi', in cui esprimeva piena fiducia in chi indaga, l'Atalanta non ha piu' commentato la delicata vicenda. Il riserbo in queste ore e' massimo, si aspetta di conoscere gli eventuali sviluppi, ''certi dell'estraneita' dei propri tesserati''.

Nel frattempo pero' la stampa locale si interroga sulle possibili conseguenze: l'ipotesi ritenuta piu' probabile e' quella che prevede punti di penalizzazione. Lo spettro della retrocessione in Lega Pro infatti e' al momento remota: bisognerebbe provare la responsabilita' diretta del club, che al momento sembra esclusa. Intanto i tifosi non hanno gradito le attenzioni dei media sul caso scommesse: giovedi' alcuni ultra' hanno circondato e minacciato una troupe del Tg5 arrivata in citta' per realizzare un servizio.

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