Atalanta, Gasperini contro cori tifosi Fiorentina: “Figli di p… saranno loro!”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2020 - 18:53 OLTRE 6 MESI FA
Atalanta, Gasperini contro cori tifosi Fiorentina: "Figli di p... saranno loro!"

Atalanta, Gasperini nella foto Ansa

FIRENZE – L’Atalanta è stata eliminata dalla Coppa Italia per mano della Fiorentina, al termine della partita, Gasperini ha attaccato pesantemente i tifosi viola che lo avevano offeso durante la partita con cori volgari: “Io non ho mai insultato nessuno, sono sempre venuto da avversario ma non ho mai insultato nessuno. Mia madre ha fatto la guerra per dare la libertà di parola a quei deficienti che cantano ‘figli di p…’, sono loro i ‘figli di p…’. E’ un insulto eccessivo, un fatto di maleducazione”.

Non scorre buon sangue tra Gasperini ed i tifosi della Fiorentina dopo che il tecnico in passato accusò Federico Chiesa, idolo della tifoseria viola, di essere un simulatore. 
Poi il tecnico ha parlato della partita spiegando i motivi di questa eliminazione. Le sue dichiarazioni sono riportate dal Corriere dello Sport:

“La squadra oggi mi sembrava affaticata, non ha recuperato dopo l’Inter. Andavamo qualche marcia sotto, e nonostante questo abbiamo avuto la possibilità di vincere, ma la Fiorentina aveva più energie di noi. Nel primo tempo abbiamo un po’ ballato dietro, la partita di Caldara però è stata positiva. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato gol abbastanza facili.

Caldara non gioca da tanto, l’ultima in campionato l’aveva fatta con noi… Si allena da due mesi, l’ho visto bene e oggi ha fatto una buona partita, pur nelle difficoltà della squadra. Per quanto la Coppa Italia cada alla vigilia di partite difficili, abbiamo comunque voluto rispettarla e provato a passare il turno. A fine andata siamo quarti, è una posizione fantastica per noi e credo che potremo ripeterci.

La Champions è una ciliegina a parte. Uscire in questo modo ci dispiace, avevamo creato i presupposti per superare il turno anche in una giornata di difficoltà. Mi danno tantissimi meriti, ma vanno distribuiti anche con società, ambiente e giocatori. Oggi ci deve insegnare che dobbiamo sempre essere al meglio delle nostre possibilità”(fonte Il Corriere dello Sport).