Atletica, tutti con Bolt: cambiamo le regole

Rimini – Di loro non si accorge mai nessuno. Ma senza di loro non ci sarebbero non solo i record del mondo, ma nemmeno sfide di tutti i tipi, fra grandi campioni o atleti dilettanti.

Sono i cronometristi della Ficr: 5.500 iscritti che ogni anno gestiscono 30mila competizioni di tutti i generi. E che sono stati, giustamente, celebrati a Sports Days, la rassegna in corso a Rimini. Il ruolo cruciale del cronometrista e' stato evidente anche durante gli ultimi campionati mondiali di atletica a Daegu, quando Usain Bolt e' stato squalificato dalla finale dei 100 metri per una falsa partenza. Sul nuovo regolamento, che prevede l'eliminazione dell'atleta alla prima partenza anticipata (e non piu' alla seconda, come era in precedenza), si e' dibattuto molto. ''E' una regola nata per esigenze televisive. Io penso che dovrebbe essere modificata – commenta il presidente della Ficr, Gianfranco Rava' – In una finale mondiale la tensione e' altissima: con il precedente di Bolt, la paura della squalifica rischia di spingere gli atleti a partire in modo troppo prudente, pregiudicando la prestazione cronometrica. La Iaaf deve riflettere su questa regola''.

Nel loro stand presentano alcuni tra i piu' moderni strumenti usati nelle gare di atletica, nuoto, sci e sport motoristici. La Federazione (che ha appena compiuto 90 anni) e' impegnata anche in competizioni piu' singolari, come il Palio di Siena, e perfino i campionati italiani di Sudoku o di caccia all'oro. Per loro, l'innovazione tecnologica e' centrale e saranno presto lanciate anche le applicazioni per I-Phone e I-Pad, sperimentate sul campionato italiano di rally. Ospite speciale la medaglia d'oro di Roma 1960 Livio Berruti, che ha testato i propri tempi di reazione allo start, ottenendo – 51 anni dopo il suo trionfo nei 200 metri – un sorprendente risultato di 0,16 secondi.

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