Clamoroso a Torino. Carlos Alcaraz, il numero due del Mondo, il fenomeno che può insidiare il trono di Djokovic, ha perso in tre set dal tedesco Alexander Zverev. Punteggio eloquente 6-7, 6-3, 6-4. Giornata magica per il gigante tedesco che ha piegato il favorito numero due del torneo Nitto ATP Finals. Zverev con questa vittoria vola al comando del gruppo rosso. Il match è stato intenso e ricco di grandi colpi ma anche di errori. Pochi gli scambi. Zverev ha fatto leva su un servizio devastante, servendo con il 77% di prime, ricavandone il 79% di punti. Ben 16 gli ace del tedesco, 11 quelli dell’iberico.
Pala Alpitour esaurito, atmosfera magica, pubblico capiente. E curiosità alle stelle perché l’enfant prodige spagnolo, n.2 del mondo, affronta il tedesco di origini russe Zverev,26 anni, quasi due metri di altezza, ottavo nel ranking mondiale. Prima mezz’ora equilibrata (4-3 per Carlitos); colpi spettacolari da entrambe le parti alternati ad errori che non ti aspetti. Dopo 45’ è parità: 5-5. Dopo 50’ Carlitos spinge e va 6-5. Zverev reagisce, annulla tre set va sul 6-6. Alcaraz chiude il set 7-6 durato un’ora e cinque minuti. Lo spagnolo ha sfoderato l’intero campionario dimostrando una buona fisicità .
Parte bene il granatiere di Amburgo e va sul 3-0. Alcaraz si disunisce e Sasha alla mezz’ora firma un 4-1. Prende corpo la rimonta. Reagisce lo spagnolo ed è 4-2. Ma il tedesco mette in vetrina un servizio-fucilata e allunga: 5-2. Alcaraz risponde con la stessa moneta ed è 5-3. Allora Zverev ripete il suo copione letale e chiude il set 6-3. Si va al terzo set dopo un’ora e 45. Ace numeri 11 per il tedesco. L’incertezza regna sovrana.
Il set comincia all’insegna dell’equilibrio. Carlitos gioca una perfetta stop volley dopo il buon dritto inside out. Scollina la seconda ora di gioco. Dopo 23’ il tedesco conduce 3-2. Il suo servizio è devastante. Si registra anche una caduta di Sasha sul dritto incrociato stretto del mucciano; perde gli appoggi e si tocca la caviglia. Si rialza subito. Sospiro e del pubblico. Spettacolare l’ottavo game: il tedesco gioca un perfetto lob e contrattacca andando a segno con lo smash. Poi piazza sulla riga un passante dritto. È la sua giornata e chiude con un inequivocabile 6-4. Partita chiusa in 2 ore e 31 minuti. Mai visto Zverev così in forma.
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