Melbourne in agrodolce: Sinner è un rullo implacabile, ha steso De Jong e ora al terzo turno sfida Baez; Fabio Cobolli “core di Roma”, 21 anni, partito dalle qualificazioni ha dedicato la vittoria su Kotov a De Rossi, neo allenatore della sua Roma. Peccato per Lorenzo Musetti crollato 0-6 al quinto contro il non irresistibile 19enne francese Luca Van Assche (n. 79). Ha salutato l’Open di Australia anche Matteo Arnaldi che si è arreso al padrone di casa Alex De Minaur (3-6,0-6,3-6). Ora De Minaur affronterà Fabio Cobolli, l’ultimo talento della nidiata azzurra che ha riconquistato la Coppa Davis. Cobolli nato a Firenze ma cresciuto a Roma fin da piccolo, ha appena fatto irruzione nella Top 100 mondiale; e dopo il big Jarry ha sconfitto il russo Kotov col punteggio di 7-5,6-3,5-7,6-2. E’ il caso di ricordare che Flavio ha giocato nelle giovanili giallorosse guadagnandosi anche le lodi della leggenda Bruno Conti, ma poi ha seguito le orme del padre Stefano, “pro” nei primi anni 2.000.
Tutto facile per l’azzurro contro De Jong (6-2,6-2, 6-2). Per Jannik è la vittoria n. 40 negli Slam ma in percentuale gli vale il sorpasso su Berrettini come miglior italiano dell’era Open. Fin qui Sinner è rimasto in campo quasi 3 ore in meno di Djokovic: tutte energie risparmiate. Entusiasta il Ct azzurro Filippo Volandri che, dal capitano dell’Italia ha conquistato un trofeo atteso da 47 anni e dice: ”Sinner è arrivato agli Australian Open alla pari di Djokovic. Vincere aiuta a vincere è la Davis è stata un magnifico volano. Ma dal primo gennaio si è resettato tutto, il passato non conta più. Per esperienza Novak è ancora leggermente davanti a tutti, se sta bene fisicamente; ma il gap si è molto ristretto anche con Alcaraz e Medvedev”.
A Melbourne nel torneo femminile sono impegnate 3 azzurre: Martina Trevisan, Jasmine Paolini ed Elisabetta Cocciaretto impegnate nel secondo turno. Camila Giorgi è stata sconfitta al primo turno degli Australian Open dalla bielorussa Viktoria Azarelka. È stata sibillina sul suo futuro: “Non ho ancora le idee chiare sulla programmazione, valuterò con calma anche se sicuramente voglio riprendere a giocare con continuità. Conosco il mio potenziale, il tennis mi ha dato tanto e c’è sempre tanta passione”.
Djokovic, già passato al terzo turno, è uscito dall’incontro con l’australiano Popyrin piuttosto scosso. Nole durante le fasi finali del match ha chiesto platealmente al disturbatore di turno di dirgli le cose in faccia e di scendere in campo. Djokovic ha spesso dovuto fare i conti con diversi insulti ma l’ultimo a Melbourne lo ha fatto infuriare. E in questo caso ha deciso di non fare finta di nulla. Ha detto: ”Non mi siederò e dirò che tutto va bene. Non è così, non va bene. Ovviamente mi dà fastidio. Sono frustrato. Non voglio che accada, ma devo accettarlo. A volte non tollero che qualcuno oltrepassi il limite. Questo è tutto. Questo è quello che è successo”.
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