Roberto Baggio prova a dimenticare l’aggressione subita il 20 giugno: intanto c’è un evento che cancella un altro brutto ricordo
“Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore”. Quante volte Roberto Baggio si sarà sentito accostato alla celebre canzone di Francesco De Gregori. La strofa “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore” sarà risuonata nelle orecchie del Divin Codino ogni qual volta gli hanno ricordato il penalty di Pasadena.
Quel pallone finito alle stelle portandosi dietro il sogno dell’Italia di Sacchi di vincere il Mondiale. Pochi giorni fa è stato il trentennale della finalissima con il Brasile e sono rispuntate fuori vecchie polemiche sul rigore di Baggio e sul rapporto con l’allora ct azzurro Sacchi. Proprio l’ex allenatore è stato protagonista con un articolo sulla Gazzetta dello Sport che ha fatto discutere, sollevando un polverone al quale Baggio non ha risposto direttamente.
Non è nello stile dell’ex numero 10 azzurro, calciatore capace di unire l’Italia intera con la sua classe infinita. Per cancellare la sofferenza di quel calcio di rigore sbagliato, è stato organizzato un evento particolare: la ‘Coppa della felicità’, torneo di golf realizzato presso il Golf Club Pustertal di Brunico proprio il 17 luglio di quest’anno, lo stesso giorno – trent’anni dopo – della finale tra Italia e Brasile.
“Era giunto il momento dopo 30 anni – spiega Simone Pirani, ideatore dell’evento – che Roberto avesse la gioia di sapere che il suo rigore è cancellato“. Missione compiuta, anche se le ultime settimane del Divin Codino sono state caratterizzate anche dalla rapina con aggressione subita in casa lo scorso 20 giugno.
Una serata da incubo per Baggio e famiglia con cinque malviventi che sono riusciti ad eludere i sistemi di sicurezza ed entrare nella tenuta di Altavilla Vicentina. Lo stesso ex calciatore ha avuto una colluttazione con i rapinatori, finendo anche in ospedale per le conseguenze dell’aggressione.
Le indagini finora non hanno portato ad individuare gli autori della rapina, nonostante la presenza di numerose telecamere all’interno della villa. I malviventi, infatti, non hanno lasciato tracce, segnale del fatto che fossero dei professionisti che avevano studiato alla perfezione il piano per colpire senza essere scoperti.
Una notte da dimenticare per l’ex giocatore di Juventus, Inter e Milan, proprio come quel pomeriggio a Pasadena. Situazione diverse, ovviamente, con nessun paragone possibile, se non quello della reazione dei tifosi che hanno scelto di stringersi attorno al proprio idolo. Una grande manifestazione d’affetto per ricambiare le emozioni che Baggio ha saputo dare con le sue giocate sul campo.
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