ROMA, 22 MAR – Ha allenato per tanti anni e ora degli allenatori è presidente. Ma Renzo Ulivieri, uno che non ha mai nascosto le sue simpatie per la sinistra, tra un impegno istituzionale e l’altro sfila insieme ai metalmeccanici della Fiom, commenta il curioso licenziamento “per giusta causa” ai danni dell’ex allenatore del Cagliari Davide Ballardini e parla di articolo 18.
Ne parla e in qualche modo li sovrappone pur ricordando che sono “cose diverse” e ricordando che sono soprattutto gli operai a pagare di più. Ne parla però mettendo gli operai insieme a quei “precari” decisamente atipici che sono i calciatori e gli allenatori. Contrasto che, in qualche modo, stride.
La conclusione di Ulivieri, riferita non solo al caso Ballardini, è che ”tira una brutta aria per questo Paese”.Quindi il presidente di Assoallenatori racconta di aver partecipato al corteo Fiom contro la modifica dell’art. 18. ”E’ soprattutto per loro che tira quest’aria: ma anche nel calcio, non vorrei si approfittasse del mancato rinnovo del contratto collettivo per far passare cose non lecite. L’art.18 e’ altra cosa – conclude Ulivieri – ma la legge ’91 vieta licenziamenti facili nel nostro mondo”.