Bayern-Barcellona 7-0 nel doppio confronto: finale tutta tedesca con il Borussia

BARCELLONA, SPAGNA –  Germania dominante anche nel calcio.

Dopo il Real Madrid anche il Barcellona è stato eliminato dalla Champions League.

La finalissima di Wembley di  sabato 25 maggio sarà all’insegna della Bundesliga e di chi, Borussia Dortmund e Bayern Monaco, l’ha   vinta negli ultimi tre anni.    

Dopo la lezione tattica del ‘rampante’ Jurgen Klopp allo ‘Special One’ Josè Mourinho, è arrivata quella di Jupp Heynckes, che andrà in pensione a fine stagione per lasciare il posto a Pep Guardiola, a Tito Vilanova.

Al momento dei sorteggi delle semifinali Champions in molti avevano pronosticato una finalissima Barcellona-Real Madrid ma non avevano fatto i conti con le due corazzate tedesche Bayern e Dortmund.

Il campo ha dato verdetti diametralmente opposti. Dortmund e Bayern non hanno vinto con risultati ‘normali’; hanno letteralmente asfaltato le rivali spagnole dal punto di vista del gioco.

Germania ha battuto Spagna 11-3 (Bayern-Barcellona 7-0 e Borussia Dortmund-Real Madrid 4-3 nel doppio confronto).

Il modello tedesco funziona: stadi di proprietà che ogni partita registrano il tutto esaurito. E questo non solamente per le big ma anche per le altre formazioni che completano la Bundesliga.

Al Camp Nou va forse in scena un passaggio di testimone. Proprio come il Real Madrid contro il Borussia Dortmund, nemmeno al Barcellona riesce la ‘remuntada’ impossibile contro il Bayern Monaco. I campioni di Bundesliga, dopo il 4-0 dell’andata, travolgono i blaugrana anche sul loro campo, con un secco 3-0. Partita a senso unico, con i tedeschi superiori ai ‘marziani’ di Spagna praticamente in tutto e i padroni di casa, privi di Messi lasciato in panchina da Vilanova perché non al meglio, troppo fragili per impossessarsi di un match già segnato. A dimostrazione che, forse, il regno del Barça sembra davvero avviato al declino, per lasciare spazio a quella che sembra in questo momento la formazione più forte d’Europa. La squadra di Heyckes raggiunge così il Dortmund nell’ultimo atto di Wembley del 25 maggio, in una finale tutta tedesca, la prima nella storia del torneo, che promette scintille.

Al Barcellona servirebbe un gol nei primi minuti per accendere la gara. Il Bayern però fa intendere di non essere arrivato al Camp Nou per fare catenaccio e mette subito in mostra le sue qualità. Piqué capisce subito che sarà una serata di lavoro: dopo undici minuti il difensore deve impegnarsi in spaccata per fermare Robben pronto ad entrare in area. Al 18′, altro brivido per la difesa catalana. L’azione del Bayern è da scuola calcio: Müller serve in area Schweinsteiger, tacco smarcante per Lahm, ancora Piqué salva tutto in scivolata. Un intervento che solleva le proteste del Barça, ma l’arbitro lascia correre. La replica dei padroni di casa è affidata a Xavi, che gira alto sul suggerimento di Pedro (27′). E’ la prima vera occasione per gli spagnoli. I minuti passano e i blaugrana spingono per alzare il baricentro, ma non sembra serata da impresa e il Bayern, sbarcato in Spagna con la serenità dei forti, è attentissimo a non concedere spifferi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0 e con la rassegnazione che inizia a materializzarsi sui volti di Iniesta e compagni.

Tanto più che in apertura di ripresa la squadra di Heynckes sblocca il risultato, dopo tre minuti. La firma è quella di Robben: l’olandese raccoglie il lancio di Alaba sulla destra, vira verso il centro e con il sinistro lascia partire una conclusione che batte Valdes sul secondo palo. Qualificazione ormai in cassaforte, se mai fosse mai stata in dubbio, e Camp Nou gelato. La mossa di Vilanova: dentro Sanchez, fuori Xavi. Anche Iniesta lascia il campo: è il segnale della resa. Heynckes può invece concedersi il lusso di richiamare in panca l’infaticabile Schweinsteiger. Il Bayern può addirittura limitarsi al controllo palla con l’accompagnamento degli ‘ole’ dei tifosi tedeschi, quasi un oltraggio nella casa dei re del tiqui-taca. Che non sia proprio serata per il Barcellona lo dimostra l’autorete di Piqué al 27′: cross dal fondo di Robben dal fondo, diretto a Mandzukic, c’è la deviazione sciagurata del ‘signor Shakira’ nella propria porta: 0-2. Una punizione eccessiva per il difensore, tra i migliori della sua squadra.

Ma l’incubo blaugrana non è ancora finito: al 31′ arriva il tris tedesco firmato da Muller, che insacca di testa sul cross di Ribery ed infilza ancora il Barça dopo la doppietta dell’andata. Heynckes concede la passerella a capitan Lahm, che esce tra gli applausi dei tifosi tedeschi. Poi i minuti scorrono fino ai titoli di coda di una partita che in verità non ha mai avuto storia. Tuttavia, nonostante la pesante disfatta, il pubblico amico del Camp Nou ringrazia i suoi beniamini. I blaugrana non saliranno sul trono d’Europa, ma dimostrano di essere campioni di fair play.

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