Bari, rivelazione di Matarrese: “Nell’83 arbitri ‘amici’ ci davano sempre rigori, ma retrocedemmo”

Antonio Matarrese

Quando Antonio Matarrese era presidente della Lega Calcio, il Bari riceveva rigori ogni domenica, ma questo non salvò i biancorossi dalla retrocessione in serie C. La rivelazione choc è stata fatta dall’attuale presidente dei “Galletti”, Vincenzo Matarrese, presidente dell’ex presidente della Figc.

Durante la premiazione al capitano del Bari Jean Francois Gillet (cui sono state consegnate le chiavi della città in quanto recordman di presenze in biancorosso), il presidente Matarrese ha ripescato qualche “scheletro dall’armadio”: “Nel 1977, quando prendemmo il Bari, presidente del club era mio fratello An­tonio. Nell’83 era stato appena eletto presidente della Le­ga calcio. Il Bari era in Serie B e navigava in cattive acque. Negli ultimi mesi di campionato gli arbitri, sui quali mio fratello aveva influenza, cercarono di aiutare la squadra per non farla retrocedere”.

“A ogni partita ci assegnavano un rigore – ha continuato Matarrese – Solo che noi riuscimmo a sbagliarli tutti. Nell’ulti­mo match col Monza, Radice (subentrato a Catuzzi, ndr) fece calciare il rigore decisivo non più ai rigoristi ma a un difensore (Loseto) convinto che avrebbe segnato con una cannonata. Invece ne uscì l’ennesimo passaggio al portie­re e non riuscimmo a evitare la retrocessione. A quel pun­to mio fratello lasciò la carica socia­le, perchè come presidente di Lega non poteva essere a ca­po di una squadra di serie C. Così la mia famiglia decise di passare a me il testimone e da allora non l’ho più lasciato”.

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