Basket. Italia perde con Israele, il Ct si mette in discussione

ROMA, 5 SET – La Nazionale perde 96-95 contro Israele dopo un tempo supplementare nell'ultima partita della prima fase all'EuroBasket 2011. Dopo un inizio piuttosto disinvolto da parte di entrambe le squadre, nel terzo quarto gli israeliani spostano l'ago della bilancia a proprio favore con un parziale di 30-19. Sembra finita ma gli azzurri trovano la forza di reagire: negli ultimi 10 minuti ad Israele vengono concessi la miseria di 5 punti, tutti dalla lunetta.

Un colpo di coda che non evita il ko azzurro e non impedisce al ct Pianigiani di mettersi anche in discussione ma con la piena disponibilita' a continuare sulla strada della crescita del gruppo.

Al supplementare prima Gallinari e poi Bargnani hanno il tap-in della vittoria, ma da quell'azione esce solo il fallo del Mago su Green, che dalla lunetta infila il canestro della vittoria.

''A caldo – ha commentato Simone Pianigiani, commissario tecnico della Nazionale – devo dire che per questo gruppo e' molto difficile fare sforzi mentali al massimo livello tutti i giorni. E cio' e' indispensabile perche' se non diamo il 110% non possiamo competere con Serbia, Francia, Germania e cosi' via. La sensazione e' che oggi, nel terzo quarto, si sia come spenta la luce. E' difficile fare analisi adesso, ma in alcuni casi siamo stati imbarazzanti, come sulla rimessa sbagliata su cambio sistematico, dopo averla provata e riprovata. Sapevamo che Israele avrebbe giocato in questo modo ed era un bel test per noi per finire in crescita''.

Il coach azzurro e' secco nelle sue considerazioni post-partita: ''Al di la' di vincere o perdere contro una buona squadra come Israele – afferma – era fondamentale riuscire ad avere un certo tipo di continuita', di presenza mentale, magari con piu' errori e percentuali piu' basse: dopo la gara con la Lettonia avrebbe significato aver raggiunto uno standard da cui non si sarebbe piu' tornati indietro''. Invece l'Italia e' sprofondata fino a – 21 (51-72) prima di reagire.

''La reazione – continua Pianigiani – ha un senso molto importante. Se ci fosse stato il crollo totale, visto che sembrava che avremmo perso di 30 punti, dopo due estati cosi', visto lo sforzo profuso, non me la sarei sentita di andare avanti. Sarebbe stato doveroso. Poi i giocatori hanno voluto la gara, ci hanno messo delle emozioni e questa e' stata la base del recupero. La valutazione, pero', che mi viene da fare e' che quanto fatto fin qui, di voler cioe' competere sempre, di provarci ogni giorno mettendoci energie, provando a motivare e rimotivare, forse non sia troppo. Anche se questo e' il mio modo di concepire non tanto la pallacanestro, ma proprio lo sport: e' la base da cui partire''.

"Vedo e continuo a vedere miglioramenti per questo gruppo – spiega Pianigiani allargando il discorso dalla partita contro Israele ad un'analisi non solo di tutto il campionato europeo ma dei due anni da Commissario Tecnico – miglioramenti che sono costati fatica, dove non ho visto nessuno intorno a me risparmiarsi e personalmente, dico in tutta sincerita', ho tirato fuori tutte le energie nervose e fisiche che avevo. La sensazione e' che occorra la collaborazione di tutto il movimento perche' siamo di fronte ad un'emergenza cestistica nazionale. A febbraio avevo detto che senza i tre Nba, siamo una Nazionale di seconda fascia. Poi veniamo qui, facciamo extrasforzi ed esperienza. Con la Federazione sicuramente parleremo del campionato europeo e faremo delle analisi, ma occorre che tutti siano d'accordo sull'analisi finale, cioe' che se il movimento, chi vi e' preposto, considera che ci sono i margini per insistere sulla strada dell'applicazione mentale e di continuare a pretendere, e i giocatori sono i primi a credere in questo, allora posso continuare a mettere le mie energie psicofisiche al servizio della Nazionale, anche se ci saranno altre 'tranvate' da prendere. Altrimenti no. Se non c'e' questo tipo di convinzione, senza presa di coscienza del momento in cui siamo, allora si puo' scegliere qualcosa di diverso, qualcosa di piu' easy, un altro tipo di guida tecnica. Siamo arrivati vicini, ma manca sempre qualcosa, e se non mancasse non avremmo perso quattro partite su cinque, ma se per colmare questa lacuna puo' contribuire il cambio di allenatore, eccomi, altrimenti, tutti, si deve cercare di dare di piu' ''.

La risposta di Dino Meneghin, presidente FIP, non si e' fatta attendere: ''Abbiamo preso Simone Pianigiani con il preciso compito di migliorare la nostra pallacanestro. Il suo tipo di lavoro, quello che sta impostando, e' cio' di cui abbiamo bisogno. Trovo ammirevole che si sia messo in discussione, ma a noi non ci passa neanche per l'anticamera del cervello mandarlo via. Ha un contratto fino al 2013, da poco rinnovato, e a quel punto si vedra' ''.

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