Basket, Montepaschi Siena nella storia: resta il tabù Europa

SIENA, 20 GIU – Sono state alcune centinaia i tifosi che ieri sera hanno riversato in Piazza del Campo, alcuni fino a tarda notte, la gioia per il sesto scudetto che la Montepaschi aveva vinto poche ore prima. Al quinto consecutivo, eguagliando il record della Borletti Milano a inizio anni '50, Siena deve fare i conti anche con l'abitudine a vincere.

''Forse ho gioito meno di tutte le altre volte – ha rivelato questa mattina in conferenza stampa il presidente senese Ferdinando Minucci -. Parlerei piu' di soddisfazione che di gioia, perche' la gioia viene da qualcosa di sorprendente e inaspettato: onestamente quest'anno non e' stato cosi'. Altre realta' arrivano a un risultato sportivo casualmente, noi no. Questo e' l'elemento da cui ripartire, noi siamo questi''. Sono gli altri che devono crescere, dice Minucci ribadendo un concetto a lui caro: ''Mettere l'asticella cosi' in alto credo sia la cosa piu' bella che potevamo fare per il basket italiano, in questi anni di crisi economica e della pallacanestro, perche' gli altri devono sapere che per batterci devono fare meglio di noi''.

La concorrenza per Siena si chiama Milano: ''Cantu' ha fatto una grande stagione, al di sopra delle aspettative. Ma il futuro e' sicuramente legato a Milano, per gli investimenti, lo stile, il lavoro, l'ambiente. Gia' quest'anno era il nostro competitor, poi a volte le stagioni vanno per il verso sbagliato''.

La Montepaschi pero' sta gia' lavorando al futuro per continuare a fare la lepre: la stella McCalebb blindata fino al 2014 e un paio di interventi sul mercato ''nei ruoli in cui in Eurolega siamo stati piu' fragili'', un lungo e un esterno. ''Poi se ci sara' bisogno di lavorare ancora sullo staff lo faremo, piccole cose, anche se e' stato un risultato straordinario arrivare in queste condizioni fisiche dopo quasi 70 partite''. Ripartendo ancora dal coach e ct Simone Pianigiani, che piace a mezza Europa. ''Ma nessuno ce lo ha chiesto e ne' lui ha chiesto di andarsene. Molte societa' mi hanno chiesto piuttosto di liberare i nostri giocatori. Piu' di uno. Sorridiamo con Simone per tutte queste notizie che escono sui giornali''. Ma il motto senese non sembra quello di una societa' in dismissione che rischia di perdere pezzi, semmai di acquisirli: ''La nostra idea e' di rilanciare, continuare a essere competitivi ai massimi livelli in Europa''.

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