ROMA – Louis Van Gaal e il Bayern Monaco si diranno addio a fine stagione per ”divergenti opinioni sulla direzione strategica della società”.
La decisione consensuale di mettere fine con un anno di anticipo al rapporto (il contratto dell’olandese scade nel giugno 2012) è scaturita all’indomani della terza sconfitta consecutiva dei bavaresi (sabato in casa dell’Hannover per 3-1), segnale inequivocabile della crisi della squadra tedesca, lontana dai vertici della classifica (i bavaresi occupano la quinta posizione) e fuori dalla Coppa di Germania.
Ribery e compagni sono ancora in corsa in Champions League: hanno vinto la gara di andata degli ottavi in casa dell’Inter e tra una settimana si giocano la qualificazione ai quarti all’Allianz Arena. In caso di eliminazione, non è detto, però, che Van Gaal resti ancora sulla panchina tedesca.
Dopo le provocazioni alla squadra italiana dell’andata, il tecnico rischia di essere mandato a casa proprio dai nerazzurri. Il Bayern è infatti chiamato ad un finale di stagione impegantivo per centrare almeno il terzo posto che significherebbe la qualificazione in Champions League, obiettivo forse più difficile con un tecnico “demotivato” in panchina.
”Tutte le parti in causa ritengono che, nell’attuale momento di difficoltà, tutte le risorse debbano essere utilizzate per centrare i minimi obiettivi stagionali”, ha sottolineato il Bayern in una nota. Van Gaal era arrivato a Monaco di Baviera nel 2009: lo scorso anno la formazione bavarese ha vinto il campionato (in rimonta sullo Schalke 04) e la Coppa di Germania ed è stata sconfitta nella finale di Champions League a Madrid per 2-0 proprio dall’Inter vedendo sfumare cosi’ il ‘triplete’ tedesco.