Berrettini c’è. Wimbledon ha consacrato il suo difficile recupero con una significativa vittoria nel derby tutto italiano con l’amico Lorenzo Sonego. Una vittoria maturata in tre giorni, a causa delle sospensioni per maltempo. Match infinito durato 3h21’. Il tennista romano aveva vinto l’ultima partita 85 giorni prima dell’exploit londinese; era il 12 aprile, secondo turno di Montecarlo contro Cerundolo. A Wimbledon ha recuperato le antiche certezze e spedito a casa Sonego. Punteggio finale dei tre giorni di partita: 6-7 (5), 6-3, 7-6 (7), 6-3. Una maratona che può davvero segnare la svolta per il gigante di Roma. Appena tre settimane fa Sonny aveva dominato il duello di Stoccarda. Berrettini aveva guadagnato gli spogliatoi in lacrime.
Berrettini batte Sonego, ritrovata la proverbiale potenza
All’All England Club Sonny ha ritrovato la potenza del servizio e il diritto. Ha rispolverato quei colpi che lo avevano trascinato fino alla finale del 2021. Ora dopo il primo turno è francamente azzardato parlare di campione ritrovato nella sua pienezza. Tuttavia i suoi sorrisi a fine match non mentono. Il romano, scivolato nel frattempo al numero 20 ATP ha sostenuto molto bene anche l’esame tostissimo contro l’australiano Alex de Minaur (vittoria recentemente finalista al Queen’s, il torneo che con 2 trionfi ha consacrato proprio l’azzurro). Dal pianto di Stoccarda al derby infinito di Wimbledon il salto è stato importante al netto del risultato contro De Minaur.
Il segnale che conta di più
È il sorriso con cui Matteo dopo mesi tribolati è uscito dall’erba di Wimbledon con il sorriso dei giorni migliori. Ha scritto l’ex CT Paolo Bertolucci: ”Il ritorno alla vittoria di Matteo Berrettini dopo mesi molto tribolati va accolto con grande soddisfazione. Perché quarta vittoria restituisce al circuito e al nostro tennis un campione che, al massimo delle sue potenzialità, può sicuramente stare nel ristretto novero dei primissimi giocatori al mondo. Il modo in cui ha portato dalla sua parte il derby infinito con Sonego lascia sperare che il periodo buio sia alle spalle e che l’allievo di Santopadre possa tornare presto ai livelli mostrati nel periodo più fulgido della sua carriera. Insomma, Matteo ha superato un test probante, impreziosito dalla ritrovata tenuta mentale”. Battendo il n.15 del seeding (De Minaur) Berrettini è passato al terzo turno. Sinner è volato agli ottavi di finale.