Non solo Sinner in finale. Anche la coppia da sogno Bolelli-Vavassori è in finale agli Australian Open di Melbourne. Sabato, poco prima delle 11 (ora italiana) disputeranno la terza finale Slam, traguardo raggiunto in passato – anni cinquanta – da una coppia azzurra semplicemente mitica: Pietrangeli-Sirola. Due forze della natura. Il primo nato in Tunisia, il secondo in Croazia. Il destino (e il tennis) hanno inventato un doppio meravigliosamente assortito: Nicola estroverso ed esuberante, Orlando schivo e riflessivo. Insieme hanno vinto 11 titoli, hanno trionfato al Roland Garros, finalisti a Wimbledon e due volte in Coppa Davis. Ben assortiti anche sul versante tecnico tattico oltre che sul piano fisico: 178 cm Pietrangeli, quasi due metri Sirola. Ovunque hanno dato spettacolo. Ora tocca agli eredi.
Due azzurri in cattedra
Simone Bolelli, classe 1985, è nato a Bologna; Andrea Vavassori, classe 1995, è nato a Torino. I due azzurri si compensano come un tempo facevano Pietrangeli e Sirola. In doppio Bolelli è il n.6 del mondo e ha vinto 15 tornei con 5 partner diversi (tra cui gli Australian Open 2015 con Fognini), l’ultimo ad Adelaide con Vavassori ad inizio gennaio. Bolelli è l’unico italiano ad aver raggiunto almeno la semifinale in tutti gli Slam. Il gigante Vavassori (191 cm. per 80 kg) è oggi il n.7 nel mondo. In carriera ha vinto 7 tornei con 4 partner diversi (3 con Bolelli). Agli US Open di New York 2024 ha vinto il titolo di doppio misto con Sara Errani.
Avversari tosi
Il doppio azzurro affronta una coppia altrettanto ben assortita: il 35enne finlandese Harry Heliovaara e il britannico Henry Patten, 28 anni. I due si sono messi insieme nella primavera del 2024 e in luglio, a sorpresa, hanno vinto il torneo di Wimbledon battendo in finale gli australiani Purcell e Thompson in una partita con 3 tiebreak. Gli azzurri hanno un obiettivo preciso: conquistare il n.1. Dicono: “Le premesse ci sono, come anche i risultati, e questo ci dà fiducia. Se riusciremo a rimanere a questo livello giocheremo un po’ meno e ci concentreremo solo sugli eventi più importanti”.