Il rinvio di Bologna-Milan continua a far discutere ed emerge un retroscena clamoroso su quanto è successo prima del rinvio
Non si è giocato ed ora è un gran pasticcio. Il rinvio di Bologna-Milan continua a far discutere e di motivi di polemiche ce ne sono diversi.
La scelta del sindaco Lepore di stoppare il match, per i danni causati dall’alluvione, ha sollevato un polverone e niente ha potuto la Lega Serie A, nonostante i ripetuti tentativi di trovare una soluzione alternativa: la partita, prevista per sabato pomeriggio alle 18, non si è giocata, anche se – come sottolineato da molti – a Bologna sabato pomeriggio la pioggia non si è vista. Il rinvio ha sollevato due ordini di problemi: il primo è legato alla data del recupero che, salvo cambiamenti di calendario, non si giocherà prima di febbraio 2025, nonostante la provocazione del presidente della Lega Casini che ha parlato della possibilità di giocare a Natale.
Non si giocherà nella giornata di festa, come non giocheranno domani sera contro il Napoli Reijnders e Theo Hernandez, che devono ancora scontare una giornata di squalifica. Questo è il secondo problema con i tifosi rossoneri che hanno protestato non poco per quanto accaduto. Ora però emerge anche un nuovo retroscena su quanto successo durante la riunione fiume della Lega per decidere cosa fare con Bologna-Milan.
Bologna-Milan, la telefonata che ha portato al rinvio
Mentre in Lega si cercava ancora una soluzione, con l’eventualità di spostare la partita anche in campo neutro pur di farla giocare, ecco arrivare la telefonata che ha cambiato tutte le cose.
È stato il presidente del Bologna Saputo a chiamare il suo amministratore delegato Fenucci per dettare la linea del club rossoblù: nessuna possibilità di giocare la partita in uno stadio diverso dal Dall’Ara, anche a costa di subire la sconfitta a tavolino. Il patron del club emiliano ha spiegato al suo dirigente che la squadra non si sarebbe presentata in un campo da gioco diverso e Fenucci ha portato avanti questa linea, spiegendo la Lega ad abbondare l’idea del cambio di campo e successivamente quella di giocare la partita ad ogni costo.
Ora bisognerà decidere la data in cui giocare Bologna-Milan e probabilmente se ne parlerà a febbraio 2025. Al momento la prima data utile è il 25-26 febbraio, ma tutto dipenderà anche da cosa faranno le due squadre in Champions League e in coppa Italia. Per il momento restano solo le polemiche per l’ennesima dimostrazione di provvisorietà e disorganizzazione data dal calcio italiano.