Bologna, truffa pass invalidi: Di Vaio e gli altri devono pagare 45 mila euro

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 19:47 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – E' arrivato il conto per i 12 giocatori del Bologna Calcio (alcuni nel frattempo divenuti ex) che sono indagati nell'inchiesta sull'uso indebito di pass invalidi per entrare in macchina in centro a Bologna. In nove dovranno pagare 35.915 euro, mentre Marco Di Vaio ha gia' saldato il conto per 9.293 euro. Altri due indagati non rientrano nel conteggio perche' non hanno multe a loro carico.

Il fascicolo dell'indagine bolognese, condotta dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, conta 12 rossoblu' indagati per uso di atto falso, per i tagliandi per residente temporaneo ottenuti senza averne titolo (parecchi, secondo la difesa, abitavano in centro ma avevano la residenza altrove e non l'avevano trasferita ufficialmente). Di Vaio e' inoltre accusato di truffa per la cancellazione di multe grazie alla connessione della sua targa al pass invalidi di Marilena Molinari, la tuttofare disabile che 'seguiva' molti giocatori del Bologna. Le infrazioni a carico del bomber nel mirino degli inquirenti erano 59, tutte rilevate nel 2010 (tranne una del 2009). L'importo di ogni multa era di 84,80 euro (per alcune gli importi sono stati maggiorati visto che le infrazioni non sono state pagate nei tempi previsti).

''Attendiamo l'avviso di chiusura indagine – ha detto Guido Magnisi, difensore di Di Vaio – ma sono garbatamente ottimista''.

L'avvocato Gabriele Bordoni, che difende gli altri 11 indagati, ha specificato che il conto complessivo di 35.915 euro (a carico di otto giocatori piu' la moglie di Emanuele Viviano, Manuela Tosini) rappresenta la somma fra i rilievi per gli accessi e i verbali archiviati o sospesi. I primi si riferiscono agli accessi nel centro, derivati dalla visione dei filmati conservati negli archivi, e per Bordoni sono centinaia di casi. I secondi – una quindicina in tutto, sempre per l'avvocato – riguardano i verbali per gli accessi alla zona T, inizialmente elevati e poi messi da parte in virtu' dei pass handicap, successivamente invalidati. In aggiunta ci sono verbali scaduti che pero' si riferiscono a violazioni non legate ai pass (passaggio col semaforo rosso, parcheggio in seconda fila).

Sulle prime due tipologie di verbali, Bordoni ha assicurato che i responsabili pagheranno e che cio' era gia' nelle loro intenzioni per una questione di correttezza e trasparenza.

Tuttavia va rimarcata la loro buona fede: erano convinti che quei pass fossero stati ottenuti in modo regolare. Pagheranno, quindi, per dimostrare che ''non si vuole beneficiare di agevolazioni che ora si comprende non essere dovute'', nonostante potrebbero avvalersi dell'art.3 della legge 689/81 sulla coscienza e volonta' della violazione e sull'errore.