I Bossi e il “federalismo del tifo”: Umberto a Varese, Renzo segue il Brescia

Renzo Bossi col padre Umberto

Il concetto di “federalismo” è uno dei temi forti in casa Bossi. Il “Senatur” e i suoi figli ne sono così innamorati da applicarlo in un settore che di solito unisce padri e figli: quello della fede calcistica. E così il leader leghista se ne va a tifare Varese mentre il figlio Renzo (consigliere regionale in Lombardia) segue in trasferta il “suo” Brescia.

Ma se il capofamiglia si è gustato una bella vittoria nella semifinale dei playoff del campionato di Lega Pro, altrettanto non si può dire per il “Trota”, che ha visto dal vivo la “cocente” sconfitta delle “rondinelle” a Padova. Un risultato che è costato la promozione diretta dei bresciani in serie A, condannandoli al “purgatorio” dei playoff della serie cadetta.

Ma la Lega è una “grande famiglia” che unisce tifosi di ogni squadra. “Faccio gli auguri e i complimenti ad un’altra squadra padovana, il Cittadella, che oggi va a Torino a festeggiare i playoff – ha aggiunto Bossi junior – è la squadra del paese amministrato dal parlamentare Massimo Bitonci della Lega, spero di ritrovarlo l’anno prossimo in serie A. Dicono che è la Lega Nord a portare fortuna, credo che siano solo coincidenze”. Visto il risultato del Brescia, è probabile che i tifosi del Cittadella abbiano cominciato a “toccare ferro”.

Ben altro effetto ha sortito la presenza di Umberto Bossi sulle tribune dello stadio “Franco Ossola” di Varese, dove la squadra locale affrontava il Benevento nel ritorno della semifinale dei playoff. I lombardi hanno vinto per 2 a 1 e ora devono superare l’ultimo scoglio della finale per poter coronare il “sogno” chiamato Serie B. Il leader del Carroccio ha assistito all’incontro insieme al figlio Roberto Libertà e al segretario del partito il Lombardia, Giancarlo Giorgetti.

Gestione cookie