Boxe, Domenico Spada: Combatto per il titolo, no tricolore né inno. Bandiera rom

Boxe, Domenico Spada: Combatto per il titolo, no tricolore né inno. Bandiera rom
Boxe, Domenico Spada: Combatto per il titolo, no tricolore né inno. Bandiera rom (foto LaPresse)

ROMA – E’ romano. Combatterà per il titolo del mondo di pugilato. Ma ha detto no all’Inno di Mameli e alla bandiera tricolore. Vincenzo Spada si trova in Messico, nell’area Chihuahua, per combattere contro l’idolo di casa Marco Antonio Rubio. E’ il suo terzo tentativo mondiale. In Italia non si vedrà: nessuno ha comprato i diritti tv.

E per Spada, che è di etnia rom,  è la goccia che fa traboccare il vaso. Il pugile ha deciso: per rappresentarlo sventolerà la bandiera rom (la ruota rossa su sfondo verde e azzurro), non il tricolore. Protesta contro una federazione che, accusa, lo ha mollato.

Spada si sfoga a Repubblica: 

“Combatto all’estero, dovrei rappresentare l’Italia. Quando il match conta sono sempre costretto ad andare all’estero. Non solo. Mai una telefonata, un messaggio, una parola d’incoraggiamento da un ministro dello sport qualsiasi…- Nessuno ha acquistato i diritti del match, quindi in Italia non mi vedranno. Ai mass media fa comodo parlare del pugile solo quando è coinvolto in qualche caso di cronaca”

Quindi le accuse alla Federazione:

“Ormai sta abbandonando il professionismo, se ne frega di quelli come me che fanno il vero pugilato. Il mio è un gesto di protesta contro tutto questo sistema. Dico basta, perché io perchè dovrei combattere per questo paese?”

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