Boxe, ecco la nuova classifica di merito delle 1.060 società italiane. Podio stellare: Reggiana, Latina, Vesuviana. Tre città sugli scudi: Reggio Emilia, Latina, Torre Annunziata.
Tre società di grandi tradizioni pugilistiche. La Reggiana Boxe Olmedo ha da poco compiuto 100 anni; la Boxe Latina è ufficialmente nata nel 1956 ma già nel 1948 , nella piccola palestra di via Corridoni, c’erano il ring e tanti ragazzi; la Boxe Vesuviana è stata fondata nel 1964 da Lucio Zurlo e ha infilato un palmares di tutto rispetto, in testa due titoli europei e due pugili olimpici (Ernesto Bergamasco a Monaco 1972 e Pietro Aurino ad Atlanta 1996).
La Boxe Reggiana è una società in gran spolvero. Meritato il primo posto assegnato dalla Federazione pugilistica ( presidente Flavio D’Ambrosi). Cento anni fa, l’11 dicembre 1922, un gruppo di atleti e dirigenti inoltrarono una richiesta alla amministrazione comunale di Reggio Emilia, chiedendo un contributo per i premi ai partecipanti di una giornata di sport ( scherma e pugilato) da tenersi il 30 dicembre in città.
Questo è il primo documento di una storia centenaria passata dal primo dopoguerra dell’indiscusso campione Gino Bondavalli alla rinascita degli anni 90 e alla nuova esperienza di Reggiana Boxe. In palestra ci sono corsi per bambini (6-13 anni), per ragazzi (13-18 anni), la boxe agonisti e la boxe amatori. Corsi pensati per tutte le età dai 18 anni in su, per chi vuole tenersi in forma e imparare le basi tecnico tattiche del pugilato.
Il presidente Emiliano Martinelli ha commentato con evidente trasporto il successo – per la prima volta nella storia di una realtà emiliana – travolgente: 1379 punti, cifra record con un distacco impressionante di 305 punti sulla seconda. A comporre questo quadro hanno contribuito tanti fattori: le medaglie conquistate dai pugili ( dilettanti e professionisti) nelle varie riunioni organizzate in tutta Italia; il numero di Kermesse pugilistiche organizzate in casa; la quantità di tesserati amatori raccolti dalle società che a Reggio ha superato già i 500 iscritti.
Ha detto il presidente:” Un risultato straordinario. Vedere concretizzati nella vittoria del nostro scudetto tutti gli sforzi per gestire al meglio la società “. E ha ricordato i maestri Galli e Manca , i ragazzi del Mirabello, le tre ragazze che hanno fatto volare la società agli assoluti cioè: Marcone, Demuru, Vescovini.
La boxe Reggiana deve in gran parte la sua fama a Sergio Cavallari , guastallese, prima pugile e poi dirigente per una vita intera. Al suo fianco il direttore sportivo Luca Quintavalli che ha detto: ”Stiamo vivendo un sogno, così tanto desiderato da non sembrare vero. Ancora non ci credo. Festeggiare i 100 anni di boxe a Reggio, fregiando la città del Tricolore del titolo più ambito da oltre 1.060 società d’Italia, non può che renderci tutti orgogliosi “.
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