Bravo, gaffe razzista dopo gol di Nuno Da Costa: “Non male per un nero”

PARIGI – Gaffe a sfondo razzista di Daniel Bravo, ex calciatore di Psg e Parma, ora commentatore tecnico di BeIN Sport, dopo il primo gol nel campionato francese di calcio dell’attaccante capoverdiano Nuno Da Costa in Strasburgo-Reims. Daniel Bravo si è complimentato a modo suo con Da Costa dicendo: “Non male per un nero…”.

Naturalmente le sue dichiarazioni sono state accolte molto male in Francia e Bravo è stato aspramente criticato sui social network. Poco dopo, l’ex calciatore del Parma si è scusato con Da Costa. Il bomber capoverdiano ha accettato le sue scuse:  “Nessun problema, può capitare. Lavora troppo…”.

Bravo, quando finì nella bufera per aver parlato di una presunta combine del Parma.

Nel giugno 2012, in un’intervista all’edizione in lingua francese del portale web Yahoo! Sport, Daniel Bravo ha raccontato che nel 1997, quando militava nel Parma, i suoi compagni si sarebbero messi d’accordo con la squadra avversaria durante l’intervallo dell’«ultima partita importante della propria squadra» del campionato di Serie A 1996-1997 per mantenere il risultato parziale dell’incontro.

Come scrive Wikipedia, malgrado l’ex calciatore del Paris Saint Germain non abbia mai dichiarato quale fosse l’incontro in cui si sarebbe compiuto il presunto episodio di combine e nemmeno abbia citato alcun calciatore che potrebbe essere stato incriminato nella vicenda,  secondo un articolo che trascrisse parzialmente l’intervista in francese a Bravo e che fu pubblicato sul giornale italiano Corriere della Sera (edizione del 18 giugno 2012), la gara potrebbe essere stata quella disputata tra il Parma e l’allora capolista Juventus – che aveva sei punti in più della formazione emiliana su nove da giocare – arbitrata da Pierluigi Collina e finita in parità con una rete per parte.

La testimonianza di Bravo è stata successivamente smentita dai suoi ex compagni di squadra Mario Stanić ed Enrico Chiesa, nonché dall’allora calciatore bianconero Nicola Amoruso. Nella circostanza, il Parma quell’anno finì al secondo posto in campionato a 63 punti, dietro la squadra torinese campione d’Italia (65), la quale pareggiò le sue due ultime gare disputate in campionato.

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