Momento di difficoltà per Thiago Motta e la Juventus e il nuovo allenatore finisce sotto accusa: “C’è solo odio”
Altro che rivoluzione. La Juventus di Thiago Motta troppo simile a quella di Massimiliano Allegri. Non nei concetti di gioco, che almeno in teoria sono profondamente diversi, ma quantomeno nei risultati: la pareggite che ha colpito la formazione bianconera preoccupa e non poco tutto l’ambiente anche perché si basa su un paio di problematiche di difficile risoluzione.
La difesa si è riscoperta improvvisamente debole: l’infortunio di Bremer ha fatto cadere il muro che Thiago Motta era riuscito ad alzare davanti la porta di Di Gregorio. Sei gol subiti nelle ultime due partite di Serie A e per fortuna che l’attacco ha fatto il suo dovere, con altrettanti gol che hanno evitato la sconfitta sia contro Inter che contro il Parma. Il problema però è che chi i gol li dovrebbe fare, sembra poco adatto al gioco della Juve: Dusan Vlahovic quando non segna (come successo con il Parma), appare totalmente fuori dalla manovra bianconera, incapace di incidere.
Di motivi per far sollevare i primi dubbi ce ne sono, ma sembra che Thiago Motta sia ancora esentato dal processo mediatico e social che solitamente accompagna ogni passo falso di una big di Serie A. A spiegarne la motivazione ci prova Giovanni Capuano che su ‘Panorama’ si sofferma proprio sul credito che gode l’ex allenatore del Bologna.
Juventus, Allegri salva Motta: “Deve accendergli un cero”
Il giornalista parte proprio dai risultati fin qui ottenuti dalla Juventus, attualmente quarta in campionato, ed evidenzia come le critiche abbiano finora salvato Thiago Motta, salve qualche attacco solitario contro il tecnico della Juve.
Ecco allora che l’italo-brasiliano dovrebbe ringraziare proprio il suo predecessore ed in particolare la poca simpatica che il popolo bianconera ha nei suoi confronti: “Thiago Motta deve accedere un cero in chiesa a Massimiliano Allegri – scrive Capuano –. Solo l’odio di larga parte della tifoseria bianconera e della quasi totalità dei commentatori neutri, gli consente di continuare a vivere una luna di miele non giustificata dai numeri“.
Insomma se la critica non ha ancora ‘sparato’ contro Thiago Motta, il motivo è da ricercare nei tre anni precedenti di Allegri e del fatto i tifosi della Juventus abbiano finito per non sopportarlo più. Ecco allora che non c’è quel pullulare di Motta-out come era lo scorso anno al primo mezzo passo falso dell’allenatore livornese. Una luna di miele che per il momento si nutre dell”odio’ verso Allegri: se diventerà poi vero amore lo dirà il tempo e i risultati.