Cagliari, Cossu e l’Italia: un ‘assaggio’ con Lippi, la consacrazione con Prandelli

Andrea Cossu

”L’obiettivo è quello di partire bene come nella stagione passata: per me se dovesse arrivare qualche gol in più sarebbe il benvenuto, se comunque riesco a essere utile alla squadra non me ne faccio un problema”.

Parola di Andra Cossu, azzurro quasi mondiale (è partito con il resto della comitiva in Sudafrica come ventiquattresimo), pronto a ripartire in rossoblù per una nuova avventura che potrebbe riaprirgli le porte della Nazionale. ”Prandelli? Lo conosco bene – afferma il fantasista cagliaritano – e lo apprezzo: era il mio allenatore quando ero ragazzino ai tempi del Verona. E’ uno che sa lavorare e a cui piace molto curare i dettagli. So che l’anno scorso mi ha fatto i complimenti: questo non può che farmi piacere”.

Ora però Cossu sta facendo conoscenza con un altro mister, Bisoli. ”Un ottimo approccio – dice il numero 7 cagliaritano – ci sta facendo lavorare molto bene. E devo dire che la squadra, alla prima uscita stagionale, mi è subito piaciuta. La mia posizione? Per me le cose non cambieranno molto: l’allenatore mi ha chiesto solo di stare un po’ più accentrato. E’ stata una sua raccomandazione, ma per me non cambia nulla. Decide l’allenatore dove farmi giocare”.

La vera maglia azzurra, per Cossu rimane quella del Cagliari, la sua città. ”E’ la squadra che ho sempre amato – conferma – e questa è la maglia che ho sempre sognato, fin da bambino”.

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