Hanno cominciato a litigare per l’esito della partita dei loro figli, poi la lite è degenerata in una vera e propria rissa, con uno dei coinvolti finito all’ospedale e che dovrà portare per trenta giorni un tutore alla spalla.
E’ successo a Fognano (Parma) in un torneo giovanile che vedeva in campo ragazzini di 12-13 anni e che, addirittura, si chiamava “Torneo Fair Play”.
La partita al centro della rissa vedeva di fronte gli esordienti del Milan club parmense e dello Juventus club. Uno dei genitori che ha assistito alla scena, ha raccontato l’episodio, con una lettera al quotidiano locale “Gazzetta di Parma”. «Spesso – ha scritto – a certe domande riguardo la violenza e la cattiveria nel calcio professionistico, che ci pongono i figli, rispondiamo banalmente che tutto è dovuto agli interessi economici. Ma a Fognano non c’erano interessi, ma solo maleducazione e esasperato agonismo in campo che è quello che troppe volte viene insegnato dagli addetti ai lavori».
La Figc di Parma ha spiegato che si trattava di un «torneo autogestito e autoarbitrato». L’arbitro, dirigente di una delle due squadre, ha fatto infuriare i genitori dell’altra squadra e da lì è cominciata la rissa. Da un continuo battibeccare fra alcune mamme, la cosa è degenerata dopo il fischio finale.
A dare però l’esempio, secondo uno dei due allenatori, sono stati alla fine i ragazzi che, mentre i loro genitori si picchiavano sugli spalti, festeggiavano insieme in campo.