Il Manchester City, considerato il club britannico più ricco della Premier League, ha annunciato, nel suo bilancio annuale pubblicato venerdì 1 ottobre, un deficit di 121,3 milioni di sterline, pari a 139,8 milioni di euro, per l’esercizio 2009-2010.
Il deficit è dovuto all’onerosa campagna acquisti che ha prodotto un’impennata del monte salariale a 133,3 milioni di sterile, 50 milioni di sterline più dell’anno precedente. Cifre, queste, che rendono il City il secondo club che spende di più dopo i 142 milioni di sterline del Chelsea.
Il direttore esecutivo della squadra allenata da Roberto Mancini ha ammesso che la perdita del club ”non è una sorpresa” e ha aggiunto che in futuro si prevede una diminuzione della spesa. ”Si può star certi – ha assicurato – che i tanti acquisti fatti quest’estate non saranno piu’ piu’ necessari nei prossimi anni adesso che abbiamo una squadra molto competitiva”.
Il club, finanziato dallo sceicco Mansour, erede della famiglia regnante di Abu Dhabi, ha recentemente speso ben 126 milioni di sterline: tra i ‘colpi’ messi a segno gli acquisti dell’ivoriano Yaya Tourè, dell’inglese James Milner, del tedesco Jerome Boateng, dello spagnolo David Silva e da ultimo di Mario Balotelli. Investimenti questi che non hanno minimamente compensato le uscite (in particolare la cessione di Robinho) il cui valore complessivo si è fermato ad appena 30 milioni di sterline.