Retromarcia Capello: “Le mogli fanno bene allo spirito, vengano in ritiro con noi”

Pubblicato il 27 Aprile 2010 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA

Fabio Capello

Fabio Capello cambia idea e apre il ritiro della nazionale dell’Inghilterra anche a mogli e fidanzate dei nazionali.

Una decisione, ha spiegato lo stesso Capello in un’intervista al quotidiano Independent, per cementare lo spirito di squadra e migliorare i rapporti all’interno dello spogliatoio.

Solo qualche mese fa il Ct dell’Inghilterra aveva fatto sapere che i calciatori avrebbero potuto incontrare i loro famigliari solo nelle giornate immediatamente successive alle partite dell’Inghilterra. Ma ora, anche seguendo il consiglio di Marcello Lippi,  sembra intenzionato a concedere qualche liberà in più.

Secondo il tecnico di Pieris “lo spirito del gruppo è molto importante. Con Lippi ho parlato anche della gestione del gruppo durante l’ultimo mondiale e mi ha detto che i giocatori avevano giorni liberi da trascorrere con le famiglie. E dopo ciascuna partita organizzavano barbecue tutti assieme. Questi momenti hanno creato un gruppo molto unito. Certe volte sono piccoli accorgimenti che fanno la differenza e gli allenatori devono capire cosa è meglio per la squadra”.

Capello poi rievoca la sua seconda esperienza sulla panchina del Real Madrid quando era stato chiamato per ricostruire uno spogliatoio dilaniato dalle faide interne: “Nel 2006 il Real non vinceva nulla da tre anni, un fatto insolito per un club così prestigioso. Nello spogliatoio c’erano tre gruppi: i sudamericani, gli spagnoli e gli altri. Ho dovuto lavorare molto duramente per ricompattare la squadra, ho anche preso decisioni difficili ma quando i giocatori hanno ritrovato un comune senso di appartenenza, hanno vinto. Lo spirito e l’unità sono le cose più importanti di una squadra”. Tutti assieme dietro una guida carismatica, come Capello appunto. “La leadership è essenziale e non la si può acquistare. I giocatori seguono il leader del gruppo. Ma devi persuaderli che i tuoi metodi e le tue idee sono quelle giuste. Solo così si diventa la guida di un gruppo”, parola di Capello.