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Calcio e crisi? I diritti tv in Europa si vendono a peso d’oro

di Emiliano Condò |25 Giugno 2012 14:27

ROMA – Crisi economica certamente. Non per tutti, però, e non per tutti allo stesso modo. Il pallone, è la tesi del New York Times, non smette di tirare l’economia, e la tira a suon di diritti televisivi. Basta guardare le cifre: nonostante la recessione infatti le tv sono pronte a pagare, pagare anche di più che in passato, per trasmettere in esclusiva e a pagamento le partite.

Sia chiaro, non è così ovunque, un po’ causa crisi un po’ causa regole diverse. La tendenza più o meno generale, però, è quella di diritti venduti sempre più a peso d’oro. Succede per esempio in Bundesliga, il campionato tedesco, i diritti sono stati venduti per 4 anni a 3.5 miliardi di dollari con un aumento di quasi il 50% rispetto al contratto precedente. Non cifre da recessione e del resto la Germania è un’eccezione.

In Inghilterra però il “ritocco” è ancora maggiore. La Premier League scrive il New York Times, ha venduto i propri diritti tv per il periodo 2013 2016, a 3 miliardi di sterline. Ovvero più o meno il 70% in più dell’attuale contratto triennale. E anche in Gran Bretagna sta arrivando la concorrenza: oltre a Sky che la fa da padrone l’affare calcio fa gola anche a British Telecom che ora inizia a fare sul serio.

Situazione in parte diversa in Italia e Spagna. Da noi l’affare non è ancora completato ma si va verso un contratto con un ritocco verso l’altro complessivamente lieve. In Spagna, invece, dove ogni società negozia separatamente i conti non si possono ancora fare. In Francia addirittura si va verso un piccolo ribasso. Crisi o non crisi, insomma, il pallone sembra tirare ancora.

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