Calcio, finalmente un Governo mette mano a un settore dilaniato da perdite e scandali. È in arrivo una agenzia per controllare i bilanci dei club. Pronto un decreto per la creazione di un Ente che verifichi i conti al posto della Covisoc che è un organo indipendente ma interno alla FIGC. Per ora sta circolando soltanto una bozza del testo del Decreto Legge. Ma la prossima settimana il progetto sarà portato in Consiglio dei Ministri.
Il decreto poi, dovrà” resistere” all’iter parlamentare, ma ci sono tutte le premesse perché la svolta vada in porto. Federcalcio e CONI hanno già visto i contenuti e l’affaire sta suscitando polemiche. Il presidente Federale Gabriele Gravina ha convocato d’urgenza i presidenti delle componenti lunedì 6 maggio alle ore 18.
Sul tavolo la questione delicata. Come ha scritto Elisabetta Esposito sulla Gazzetta dello Sport “ Di fatto si tratterebbe di una alternativa alla Cobisoc, che a quel punto non avrebbe più senso di esistere. Il calcio vede questa iniziativa come una invasione di campo di un governo che, per altro, finora ha negato qualsiasi aiuto al settore”.
Emerge il conflitto con il principio di autonomia dello sport dalla politica, ma il ministro dello Sport Andrea Abodi, e il ministro Giorgetti, sostengono il contrario e dicono: ”Esattamente come era per la Cobisoc, la delibera finale sulle iscrizioni ai campionati resterà in mano al Consiglio Federale che non perderà in alcun modo le sue funzioni. Gli stessi criteri economici-finanziari ai quali i club dovranno attenersi, verranno ancora stabiliti dalla Federazione che però potrà ascoltare le proposte della Agenzia”.
Il ministro Abodi è al lavoro sicuro che il Parlamento darà ulteriori contributi. Lo scopo della svolta è quello di garantire una equa competizione . Il CONI non vede di buon occhio l’iniziativa ma aspetta il testo definitivo prima di prendere posizione.
GOVERNO, DOPO IL CALCIO IPOTESI RIMPASTO
A conferma dell’interesse del governo per il calcio si fa strada, in tanto attivismo, l’ipotesi di un rimpasto governativo. Si attende l’esito del voto europeo che , insieme al caso Santanchè , potrebbe accelerare un riassetto. L’idea di metter mano alla squadra non piace alla premier Meloni perché si diffonderebbe l’impressione che non tutto sia andato per il verso giusto.
Allo stesso tempo Giorgia Meloni è però consapevole che dovrà fare qualcosa. Ergo sono partite le voci di un nuovo piano della premier che prevede una promozione per Fitto e una “uscita soft” per Daniela Santanchè. Si parla anche di una sostituzione al dicastero dell’Università ma Annamaria Bernini non perderebbe il posto di Ministro, potrebbe solo essere spostata al posto della Santanchè.