Calcio, il ritorno di Zeman: "Moggi è fuori, io no"

PESCARA – Zdenek Zeman è tornato. E' vero, l'anno scorso ha allenato in Lega pro il Foggia, ma adesso il palcoscenico e' piu' grande, anche se non grandissimo. Il tecnico boemo – accolto a Pescara da tremila tifosi che hanno fatto da cornice alla conferenza stampa di presentazione – ora ha piu' spazio per le sue 'punture' acute, che non ha risparmiato neppure oggi davanti a taccuini e telecamere.

Certo, ha anche parlato del Pescara, citta' che un entusiasmo cosi' non lo registrava dai tempi di Giovanni Galeone. Pero' sarebbe stato riduttivo per tutti non ascoltare le sue ''osservazioni'' su scommesse, torti arbitrali, Moggi e non solo. Flemmatico e con voce bassa come sempre, il tecnico ha risposto a tutte le domande, a cominciare da quella sull' indagine della Procura di Cremona riguardante le scommesse: ''Bisogna restare dentro e combattere dall'interno chi vuole male a questo sport. Io voglio convincere gli altri che in Italia si puo' fare calcio pulito, perche' c'e' tanta gente che vuole bene a questo sport''.

Poi la stilettata al suo avversario storico, l'ex dg della Juventus Luciano Moggi: ''Io faccio ancora calcio. Lui no. Credo che questo vorra' dire pur qualcosa''. Non e' mancata una velata polemica arbitrale: lo scorso anno a Foggia Zeman denuncio' piu' di un torto: ''Tutto vero – conferma – Ci furono diversi episodi che sicuramente non ci favorirono. Ho detto queste cose a suo tempo e le ribadisco''.

Dalla Lega Pro con i pugliesi, alla serie B con il Pescara, ma manca la A: ''Voi mi chiedete perche' non alleno da tanto nella massima serie? Non lo so. Forse a qualcuno sono antipatico. Io pero' in A ho raggiunto risultati. Ho fatto secondi e terzi posti. Oggi in A ci sono allenatori che non hanno fatto quello che ho fatto io, ma allenano. Ma per me non e' un problema: ora sono a Pescara in una piazza che ha fame di calcio e che il sabato o la domenica riempie lo stadio''.

La tifoseria, delusa per i mancati play off, ha ritrovato un entusiasmo che sembrava scomparso, tanto che domande e risposte venivano spesso ''soffocate'' dal giubilo dei tifosi. Zeman non ha fatto promesse: ''Essere in Abruzzo per me e' motivo d'orgoglio. Allenare i biancazzurri mi stimola molto. Chiedo ai tifosi di essere al fianco della squadra, anche nei momenti difficili''. Forse quando il suo 4-3-3 subira' qualche gol di troppo. Pero', come ha assicurato il presidente, Giuseppe De Cecco, ''Zeman e' l'uomo giusto al momento giusto''. Comprese le sue ''punture''.

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