Calcio Platini: “La Juve senza Agnelli non era la Juve”

Ieri sera era a San Siro per Milan-Real Madrid, oggi Michel Platini si e’ concesso un full-immersion di Juve.

Prima la visita in sede al presidente Andrea Agnelli, poi allo stadio per seguire i bianconeri impegnati in Europa League contro il Salisburgo.

A meta’ tra i due impegni, il presidente dell’Uefa si e’ concesso in esclusiva ai microfoni di Juventus Channel. ”Andrea Agnelli? E’ un po’ meno grigio dello zio e parla meno bene il francese – l’esordio di Platini – scherzi a parte, sono molto contento che sia tornato un Agnelli alla presidenza perche’ la Juve senza la famiglia Agnelli non e’ la Juve.

Adesso la tifoseria juventina sogna di nuovo di avere grandi successi dopo aver avuto un po’ di problemi”.

Sulla formazione di Del Neri si limita a dire che ”stasera la vedo per la prima volta, non vedo tutti i canali. Ha fatto un bel risultato a Milano, ma non posso conoscere tutte le cose”.

Platini, leggendario numero dieci bianconero degli anni ’80, indica Del Piero come icona della Juve di oggi. ”E’ lui la vera bandiera della Juve moderna – sottolinea Platini – ha fatto vincere tanti trofei, ha fatto tantissimi gol ed e’ un simbolo. Io sono piu’ nel passato. Superare il record di gol Boniperti e’ stata una cosa eccezionale, l’avrei superato anche io ma (sorride, ndr) mi ha cacciato prima che lo superassi e cosi’ non l’ho battuto…”.

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