Calcio, Possanzini contro Corioni: Brescia senza trasparenza

BRESCIA – Dopo sei anni con la fascia da
capitano al braccio, Davide Possanzini saluta il Brescia e lo fa
con un attacco durissimo nei confronti del presidente Gino
Corioni e della societa' in generale.
''Mi sento – le parole dell'attaccante – umanamente
squalificato. Sono stato trattato senza rispetto ed il primo a
trattarmi malissimo e' stato Corioni. Mi aveva promesso un
contratto, un posto da dirigente. Poi all'improvviso ha
cominciato a cambiare atteggiamento attaccandomi duramente da un
punto di vista umano. E non mi hai mai voluto dare spiegazioni.
Pero' si vede che quando mi incontra e' in difficolta'''.
''Non ho ricevuto sostegno da nessun dirigente. Questa –
continua il giocatore – e' una societa' senza chiarezza, senza
trasparenza. C'e' disorganizzazione: c'e' troppa gente che vuole
parlare e dire la sua facendo il male del Brescia. Anche questo
ha influito sulla retrocessione. Io non ho mai chiesto di poter
giocare di piu': chiedevo solo rispetto mentre sono stato
trattato peggio di un ragazzino della Primavera''.
Su Iachini osserva: ''Inizialmente mi aveva detto che avrebbe
puntato su di me viste le tante cose che avevamo passato
insieme, poi pero' punto' su Eder. Credo che abbia fatto bene
perche' considero Eder fortissimo e infatti non e' questo il
punto. Il fatto e' che mi ha deluso perche' si e' fatto imporre
alcune scelte dalla societa'. Dopo sei anni sono ai saluti, ma
Brescia ormai e' la mia citta' ed e' qui che restero' a
vivere''.

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