Calcio, Prandelli: “Etica, Rossi e Cassano. Così rilancio Italia”

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MODENA, 2 GIU – ”Se incontrassi al bar del paese Beppe Signori, che e’ quasi mio conterraneo, lo abbraccerei: ma poi gli direi con toni duri che la vita non e’ una scommessa, a differenza di quello che pensa lui, e’ un dono: dunque va vissuta bene. E comunque nessuna pieta’, e’ giusto che chi sbaglia paghi”. Cesare Prandelli affronta la sua partita doppia – avversari da una parte l’ennesima bufera abbattutasi sul calcio italiano e dall’altra l’Estonia – con armi inevitabilmente diverse: l’etica quasi manichea dell’uomo cresciuto a pallone e dolori per debellare la corruzione del Calcioscommesse, la fantasia di Cassano e Rossi per mettere il visto sul passaporto per gli Europei battendo la Nazionale della piccola Repubblica baltica.

E’ una vigilia stranissima, per il ct azzurro: la cui scelta a sorpresa per la coppia d’attacco (per il resto confermate le previsioni, con il quartetto Maggio-Chiellini-Ranocchia- Balzaretti davanti a Buffon e l’altro formato a rombo da Pirlo, Montolivo, Marchisio e Aquiilani) provoca in osservatori stranieri persino il paragone con il Barcellona di Pep Guardiola. Parallelo azzardato se non blasfemo, secondo lui che si affretta a smentire: ”Per carita’ lasciamo stare i catalani, sono di un altro pianeta”.

Prandelli invece sta sulla terra, pieno di problemi nonostante una vittoria domani garantisca di fatto la qualificazione a Polonia-Ucraina 2012. Le domande sullo tsunami scommesse lo inseguono, lui non si tira indietro: i toni sono curiali, ma il peso delle parole e’ pari a quello delle pietre. ”Non credo sia stata tradita la passione degli italiani, io perlomeno non mi sento tradito: il nostro mondo e’ fatto di entusiasmo e valori positivi al 99,5%. Ma anche se la percentuale di chi fa certe cose e’ minima, fa male lo stesso. Viviamo in un paese abituato a convivere con gli scandali, se ci pensate bene anche due milioni di case fantasma sono uno scandalo. Questo pero’ non giustifica nulla, inutile negare che da noi ci sono troppe tentazioni, guadagni facili: alla lunga si paga. I soldi occorre guadagnarseli”.

Vorrebbe parlare solo della partita di domani, Prandelli: ma sa che non puo’. Da un commissario tecnico con la faccia pulita ci si aspetta di sentirsi dire che e’ quello il volto vero del pallone. Lui non prende impegni piu’ grandi di se stesso: ”Non so se il calcio italiano e’ sporco come prima, so che in certe aree e categorie e’ molto piu’ facile cercare soluzioni come queste. Forse dovremmo rivedere il discorso del professionismo. E’ meglio abbattere il muro dell’omerta’, in categorie come la Lega Pro ci sono situazioni paradossali. Per quel che mi riguarda, cerchero’ di urlare sempre di piu’ e trasmettere valori veri a questi ragazzi: non dobbiamo essere teneri, occorre combattere la criminalita’, sin da piccoli i giocatori vengono frequentati da personaggi loschi. Che effetto mi fa sentire Moggi che dichiara migliore il calcio dei suoi tempi rispetto a questo? Nulla, l’importante e’ sentire la responsabilita’ per quello che sta succedendo, verra’ un tempo anche per stabilire quali sono i momenti migliori o peggiori del calcio italiano”.

Con una situazione del genere l’appeal della gara di domani cala, ma l’importanza no: ”Per questo – spiega Prandelli – ho cercato di convincere la squadra nelle ultime 24 ore a parlare della sfida con gli estoni, ma come proibire loro di affrontare il discorso scommesse? Sono certo pero’ che non scenderemo in campo distratti, ho con me ragazzi maturi che conoscono l’importanza della partita che giocheremo qui a Modena, hanno apprezzato l’accoglienza alla stazione: fantastica, nonostante tutto. I test di valutazione fisica? I dati non sono ancora stati elaborati, e state pure tranquilli che quelli di Cassano non sono i peggiori. Anzi, vi dico che Cassano per un’ora puo’ dare il 100%, puo’ essere determinante. Ho annunciato oggi che giochera’ in coppia con Rossi perche’ difficilmente in un giorno gli estoni troveranno l’assetto giusto per affrontare questa coppia. E’ una scelta legata all’avversario e non filosofica: ci siamo rivisti in molti video e ogni volta che non abbiamo dato punti di riferimento agli avversari li abbiamo messi in difficolta’. Dunque non e’ una mano tesa a Cassano, la mia, ma una scelta egoistica, perche’ sono convinto che la sua personalita’ e il suo orgoglio domani faranno la differenza”.

Dell’Estonia, Paese che cresce in economia a ritmi vertiginosi ma nel calcio molto meno, Prandelli dice cose banali, chiaro che il tema non lo ispira troppo: ”Hanno attaccanti alti, sono migliorati come concetto di squadra. Siamo preoccupati – riprende – e’ un momento particolare. Noi pero’ possiamo dare all’Italia segnali positivi”.

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