Calcio scommesse. Samp-Napoli. Giannello: “Offrii soldi a Cannavaro”. Rifiutati

Paolo Cannavaro

ROMA – “Offrii soldi a Paolo Cannavaro per far vincere la Samp” ha confessato l’ex terzo portiere del Napoli Gianello al pm di Napoli. E’ la terza procura italiana che indaga sul giro di scommesse, il terzo filone dell’indagine. Il Napoli calcio al centro delle indagini. Cannavaro e Grava, i due giocatori contattati, dice Giannello rifiutano categoricamente. Agli inquirenti il capitano del Napoli e il collega Grava dicono di non aver mai ricevuto proposte del genere. La confessione di Giannello, avvenuta circa un anno fa, coinvolge il giocatore della Sampdoria Giusti, quello che, secondo Gianello, gli ha offerto soldi in cambio di un favore da parte dei napoletani. La partita Samp-Napoli del 16 maggio 2010 finisce comunque 1 a 0 per i blucerchiati, che accedono al quarto posto utile per la Champions League.

Gianello dichiara: “Ricordo di aver contattato Giusti per Sampdoria-Napoli, commentando un mancato gol di Quagliarella, rete che gli avrebbe garantito il premio contrattuale”. Gianello ricorda anche che Giusti “mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni di squadra che avessero aderito alla richiesta di far vincere la Samp con somme di denaro. Ingenuamente dissi nello spiogliatoio ai miei compagni che c’era una persona disponibile a dare denaro se avessimo lasciato vincere la Sampdoria. Ricevetti risposta negativa da tutti i presenti”.

“Resta dubbio – commenta la Procura – uno “iato” fra le dichiarazioni di Gianello e quelle di Cannavaro e Grava». Emerge, cioè, uno strano silenzio dei due sull’ex portiere. “Cavani vuole vincere…”. Sempre Gianello e Silvio Giusti, al telefono. Gianello: “Sai qual è l’unico problema? Che c’è Cavani che vuole vincere la classifica dei cannonieri…” Giusti: “E se fa gol Cavani, allora però devi far fare anche di là… dopo..”. Anche questa conversazione rafforza l’ipotesi accusatoria: quella che vede Gianello istigatore che però non riesce a far breccia tra gli altri calciatori . Mazzarri, l’allenatore del Napoli, ascoltato come teste in procura, dichiarò: “Ritenevo Gianello un giocatore mediocre… Lo consideravo un ragazzo “leggero”, che peraltro si allenava senza impegno. In linea generale credo che i pericoli in questo ambiente possano venire da calciatori a fine carriera, senza particolari stimoli, come quelli militanti in serie minori, che percepiscono stipendi inferiori rispetto a quelli di serie A”.

Le notizie tengono con il fiato sospeso il Napoli Calcio. La società rischia il deferimento, Cannavaro e Grava l’omessa denuncia. Vacilla la partecipazione alla prossima Europa League, anche se, sottolinea il legale del Napoli Mattia Grassani, “l’Uefa non esclude dalle coppe un club quando la dirigenza è estranea”.

Gestione cookie