Calcio scommesse, vertice Di Martino-Palazzi. Presto decisioni su retrocessioni

CREMONA – Da una parte l’uomo che da Cremona ha ricevuto denuncia e iniziato le indagini. Dall’altra l’uomo dalle cui indagini dipenderanno i destini di qualche società di serie B e diverse di Lega Pro. Nel primo pomeriggio di lunedì 13 giugno, infatti, è andato in scena l’inc0ntro tra il pubblico ministero Roberto Di Martino ed il procuratore della Federazione italiana gioco calcio Stefano Palazzi. Incontro necessario soprattutto a quest’ultimo perché se il processo penale può e deve attendere la conclusione di tutte le indagini, la giustizia sportiva deve decidere in fretta, evitando, dopo calciopoli, l’imbarazzo di un calendario costellato di X e punti interrogativi.

Palazzi e Di Martino si sono visti, almeno ufficialmente, per uno scambio di documenti e per un colloquio che è durato circa tre ore. Alla fine, entrambi i magistrati si sono mostrati soddisfatti. ”E’ andata benissimo – ha spiegato Di Martino -, del resto siamo stati sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Ci sarà come c’è sempre stata la massima collaborazione”. ”Qualcosa ci scambieremo nel prossimo futuro – ha detto Di Martino -, anche perché la giustizia sportiva ha tempi piu’ stretti e ha delle esigenze un po’ diverse dalle nostre”.

Da Palazzi, ringraziamenti al collega e un un’assicurazione: ”Faremo il meglio e il più rapidamente possibile”. Tempi piu’ stretti per la Giustizia sportiva, tempi che possono allungarsi per l’inchiesta cremonese, nell’ambito della quale gli investigatori stanno rivalutando espisodi gia’ noti, ma anche sviluppandone di nuovi, alla luce delle dichiarazioni degli indagati arrestati che hanno deciso di collaborare. E a Cremona si pensa anche di arricchire il capo d’imputazione alla base dell’ordinanza di custodia cautelare che fa riferimento a diciotto partite ‘truccate’ tra serie A, serie B e Lega Pro.

Di altre partite di Serie A, oltre a Inter-Lecce, già nell’ordinanza e la cui combine non riuscì, aveva parlato, per esempio, il medico dentista, arrestato e ora ai domiciliari, Marco Pirani. Anche chi è ancora in carcere, l’ex capitano del Bari Antonio Bellavista, e l’ex portiere della Cremonese, poi del Benevento, Marco Paoloni, chiede di essere rimesso in liberta’. Bellavista lo ha chiesto al gip Guido Salvini e, qualora andasse male, comparirà davanti ai giudici del Riesame di Brescia il 21 giugno. E’ slittato il suo previsto interrogatorio per domani, questo per via anche di pregressi impegni professionali del suo legale, Massimo Chiusolo.

Chiede di uscire dal carcere di Cremona anche Paoloni. Uno dei suoi avvocati, Luca Curatti, si attende ”sviluppi” riguardo la posizione del suo assistito. ”E’ una persona molto sensibile – ha spiegato l’avvocato -. Immaginatevi cosa puo’ essere per un ragazzo di 27 anni stare in carcere”. Secondo il legale, ”Paoloni e’ una persona perbene, certamente appassionato di scommesse, che e’ stato trascinato in un giro molto difficile”. Attesa anche la decisione dei gip sulla richiesta di tornare in liberta’ dai domiciliari dell’ex bomber azzurro, Beppe Signori.

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