Calcio scommesse, Figc sapeva tutto?

ROMA, 09 GIU – La Procura della Federazione gioco calcio sapeva tutto. E lo sapeva da almeno un mese. Nella denuncia presentata dall'avvocato di Daniele Quadrini, centrocampista del Sassuolo, e consegnata negli uffici di via Allegri l'8 maggio si parlava di un'organizzazione che avvicinava calciatori per tentare di ''apparecchiare'' alcune partite e di scommesse a cifre anche a quattro zeri. Lo stesso esposto è stato depositato in Procura a Roma. Ed e' proprio a piazzale Clodio che questa mattina il giocatore della formazione emiliana, tirato in ballo nell'inchiesta in corso a Cremona, si è recato con il proprio avvocato, Massimo Cuiardullo, per ribadire la sua ''verita'''. ''A nostro parere – afferma l'avvocato – la Figc sarebbe potuta intervenire subito, prima che questo scandalo fosse scoperchiato dall'attività della magistratura ordinaria'' Per gli inquirenti lombardi Quadrini, che risulta indagato, avrebbe ricevuto 45 mila euro per ''combinare'' la partita tra Siena e Sassuolo, del 27 marzo scorso, e terminata 4 a 0 per i toscani. Sul punto il calciatore respinge tutte le accuse. ''Siena-Sassuolo è stato un incontro perfettamente regolare. Non ho avuto contatti anomali con nessuno nè prima e nè dopo la partita'', assicura il calciatore lasciando gli uffici della procura dove per oltre un'ora è stato a colloquio con il pm Mario Ardigo'.
Il giocatore appare provato e preoccupato per quanto sta accadendo: ''Tirarmi in mezzo a questa storia mi ha procurato un danno gravissimo , perché sono in scadenza di contratto e la società sta aspettando che si chiarisca questa storia".
La vicenda del calcio scommesse irrompe nella vita di Quadrini il 29 aprile scorso. ''Mi arriva una telefonata sul cellulare – racconta – dall'altra parte una voce che si presenta come 'Massimo da Pescara'. Mi intima di restituirgli 36mila euro per il debito dovuto ad una scommessa effettuata''.
Il centrocampista assicura di non aver il vizio delle scommesse. ''Non gioco mai sulle partite – afferma -. L'ho detto anche a questo ' Massimo' . Lui mi risponde che a mettermi nei guai sarebbe stato Marco Paoloni'', il portiere del Benevento ritenuto una delle figure chiave dell'inchiesta della procura di Cremona. Per l'avvocato del calciatore del Sassuolo il 'Massimo' che chiamò e tempesto' di sms per molti giorni Quadrini era sicuramente Massimo Erodiani, titolare di una agenzia di scommesse e ritenuto dagli inquirenti una delle menti dell'organizzazione.
La denuncia di Quadrini e la testimonianza resa oggi a Roma saranno trasmesse per competenza ai magistrati della procura di Cremona.

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