Calcio scommesse: inchiesta nata su segnalazione Cremonese

CREMONA, 1 giugno – Nasce dalla partita di calcio di Prima Divisione Cremonese-Paganese disputata il 14 novembre 2010 l'inchiesta chiamata Ultima Scommessa che ha portato in carcere 7 persone e costretto ai domiciliari altre 9 tra cui l'ex giocatore della Nazionale Beppe Signori. Gli indagati sono 28 tra cui calciatori ancora in attivita' come Cristiano Doni.

Durante l'incontro di calcio Paganese-Cremonese, e' stato spiegato oggi in conferenza dal procuratore Roberto di Martino, dal questore Antonio Bufano e dal capo della Squadra mobile Sergio Lo Presti, si sentirono male cinque giocatori della Cremonese e un collaboratore. Dalle analisi decise dalla societa' Cremonese ed eseguite al Policlinico San Matteo di Pavia, si rilevarono nelle urine tracce di Lormetazepam che rientra tra i farmaci contenenti benzodiazepine. Il direttore generale Sandro Turotti della Cremonese porto' i risultati delle analisi in questura a Cremona e denuncio' l'episodio. Turotti mise la polizia al corrente di voci su totonero proprio in occasione della partita Cremonese-Paganese che avrebbe avuto una quotazione da 1 a 6.

Da allora partirono le indagini e vennero disposte intercettazioni telefoniche che rivelarono 'l'accanita propensione del portiere Paoloni – a quel tempo fuori rosa e in prestito al Benevento – a fare scommesse sportive con particolare riguardo agli incontri di calcio e attivita' che venivano realizzate con la intermediazione di Massimo Erodiani, organizzatore di scommesse insieme con Marco Pirani, medico odontoiatra di Ancona''.

Erodiani e Pirani erano in collegamento con i gruppi di scommettitori milanesi, bolognesi (con a capo Beppe Signori) e gruppi di stranieri (slavi e zingari). Il portiere della Cremonese e poi del Benevento Paoloni a un certo punto non riiusci' piu' a controllare i risultati delle partite truccate, fece perdere molto denaro ai gruppi di scommettitori e divento' oggetto di una tentata estorsione. Nelle intercettazioni compaiono frasi con minacce di morte nei suoi confronti.

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