Calcio scommesse, Giacobbe-Carella: “Mai truccato gare. Masiello mente”

Andrea Masiello (Lapresse)

BARI – Fabio Giacobbe e Giovanni Carella, i due amici di Andrea Masiello arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulle partite truccate, si dicono estranei alla vicenda. I due, secondo quanto hanno anticipato i loro legali hanno riferito che diranno al gip di aver fatto complessivamente quattro scommesse in due anni: tre perse e una vinta. Quest’ultima è Udinese-Bari dopo un gol dalla grande distanza di Almiron. Hanno inoltre fornito chiarimenti sulla presunta combine di Bologna-Bari del 22 maggio 2011 (terminata 0-4).

Masiello, nell’interrogatorio del 24 febbraio scorso davanti al pm della Procura di Bari, Ciro Angelillis, disse che Giacobbe e Carella andarono in auto a Bologna per incontrare il difensore della squadra emiliana, Daniele Portanova. L’obiettivo era stringere un accordo per truccare la partita.

Per Mario Russo Frattasi, invece, Giacobbe e Carella andarono sì a Bologna, assieme al ristoratore indagato Onofrio De Benedictis, ma non certo per truccare la partita. Carella e De Benedictis – secondo il legale – partirono perché volevano trovare un locale per aprire una pizzeria.

“Una sera dell’aprile del 2011 vidi nell’auto di Andrea Masiello una mazzetta di soldi che egli giustificò come un regalo di Bellavista”. Carella, durante l’interrogatorio, rivela agli inquirenti un particolare. “Lo rimproverai – ha riferito Carella – dicendogli che era un modo per coinvolgerlo nel giro delle combine e che i rapporti con Bellavista potevano metterlo nei guai”, essendo l’ex centrocampista del Bari sottoposto a procedimento da parte della giustizia sportiva dopo i fatti di Cremona. “Quindi lo rassicurai – ha proseguito Carella – dicendogli che mi sarei attribuito la paternità dei contatti telefonici con Bellavista”.

Masiello intanto, secondo fonti giudiziarie, piange e si dispera in cella. La condizione psicologia del giocatore, a pochi metri dai suoi due amici arrestati, fa ipotizzare in ambienti giudiziari che possa fare ammissioni davanti al gip. L’ipotesi che Masiello possa dire tutto deriva anche dalla lettera che l’ex capitano ha scritto al pm inquirente, Ciro Angelillis, il 28 marzo scorso ammettendo di aver atto autogol nel derby Bari-Lecce.

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