CREMONA – Il mistero è risolto: è Stefano Mauri il calciatore della Lazio di Claudio Lotito citato da Carlo Gervasoni nelle sue dichiarazioni ai magistrati che l’hanno prima spedito in prigione e ora scarcerato agli arresti domiciliari.
Secondo Gervasoni fu Almir Gegic, serbo residente in Svizzera e soprannominato “lo zingaro”, latitante per la giustizia italiana, a confidargli che Mauri era coinvolto nella compravendita delle partite Lazio-Genova e Lecce-Lazio dello scorso maggio, vinte entrambe dalla Lazio con il risultato di 4 a 2.
Gervasoni ha spiegato che, sempre nella versione di Gegic con il quale aveva assidui rapporti e contatti telefonici per truccare le partite, il tramite con Mauri era stato Alessandro Zamperini, ex difensore del Ventspils anche lui coinvolto nello scandalo del calcio scommesse.
Zamperini però, interrogato dal pubblico ministero subito dopo Gervasoni, ha negato di aver coinvolto Mauri, suo amico, nei tentativi di combinazione dei risultati. Stefano Mauri e’ totalmente estraneo alle indagini sul calcioscommesse della Procura di Cremona. Ad affermarlo in una dichiarazione all’ANSA e’ il procuratore del giocatore, Tiziano Gonzaga. ”In riferimento a notizie di stampa – afferma nella nota – circa le indagini sul calcio scommesse condotte dalla Procura della Repubblica di Cremona, Tiziano Gonzaga agente del calciatore Stefano Mauri fa presente che il calciatore è totalmente estraneo ai fatti per i quali si procede”.
”Il calciatore – prosegue nella sua dichiarazione il procuratore di Mauri – si riserva di tutelare la sua immagine nei confronti di coloro che lo accosteranno a comportamenti illeciti nei quali non è mai stato coinvolto neppure inconsapevolmente”.
L’indagine perciò prosegue, anche in considerazione della presenza dello sloveno Viktor Kondic e del thailandese Thamrog Prachum, due personaggi di spicco del clan malavitoso che contattava i calciatori per combinare le partite, a Formello il giorno stesso di Lazio-Genoa, in prossimità del centro sportivo dov’erano riuniti i giocatori della Lazio.
Non solo Mauri. Gervasoni ha citato anche Nicola Ventola, l’attaccante ritiratosi all’inizio del 2011 a causa di un grave infortunio mentre militava in B nel Novara. Ventola avrebbe agevolato la combine di Chievo-Novara del 30 novembre 2010, valida per la coppa Italia, e conclusa con il punteggio di 3 a 0 per il Chievo Verona.
Gervasoni non ha altre informazioni su Ventola ma afferma che altri tre o quattro giocatori del Novara, il più famoso è l’attaccante Cristian Bertani ora della Sampdoria, sarebbero stati coinvolti nel tentativo di combinare il risultato della partita con l’Ascoli giocata il 2 aprile scorso nel campionato di B, vinta dai piemontesi per 1 a 0, insieme a due giocatori marchigiani, Micolucci e Gazzola.
Gervasoni rivela anche che la terza partita di Serie A finita sotto accusa, Palermo-Bari della terz’ultima giornata, doveva finire con una vittoria dei padroni di casa con almeno due gol di scarto ma la combine fallì a causa del maldestro errore dagli undici metri di Fabrizio Miccoli.
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