Calcio scommesse: parlano Sommese e Micolucci, "indebitati fino al collo"

CREMONA, 6 GIU – Due uomini ''indebitati fino al collo'', si lascia scappare un investigatore definendo i primi due giocatori in attivita' che hanno risposto alle domande dei giudici dopo il loro arresto nell'inchiesta della Procura di Cremona sulle partite truccate: l'ex capitano dell'Ascoli, Vincenzo Sommese, e il difensore della squadra marchigiana, Vittorio Micolucci.

Un'inchiesta che domani, durante l'interrogatorio davanti al procuratore Roberto di Martino, il medico odontoiatra Marco Pirani, ritenuto tra le 'menti' dell'organizzazione, affrontera' anche il problema delle presunte combine in serie A, visto che il medico, pur senza essere preciso, ha tirato in ballo Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. E altre novita' potrebbero giungere da una lista di incontri 'anomali' che l'agenzia Skysport365 intende depositare in procura a Cremona e tra queste ci sarebbero gare dell'Atalanta e del Siena, le due squadre promosse in A finite nell'inchiesta.

Micolucci, difensore dell'Ascoli, tramite il suo legale, Daniela Pigotti, ha spiegato di sentirsi ''tirato in mezzo''. ''E' una persona seria, con una compagna che ama ed e' fuori dal giro veline-calciatori – ha detto il legale -.In quell'ambiente spesso ci sono dei millantatori''. Resta il fatto che Micolucci, in almeno un'occasione, la promessa di soldi per truccare le partite l'ha accettata, pur con una 'riserva mentale': Ascoli-Atalanta del 21 marzo 2011 che doveva concludersi con la sconfitta della squadra marchigiana.

Il difensore accetto' la proposta di Pirani di 15mila euro, in caso di buon fine della scommessa ma, in campo, gioco' normalmente. Micolucci lo ha spiegato quando gli e' stata fatta ascoltare un'intercettazione tra lui e Pirani in cui il giocatore si scusava per il fatto che la partita era finita in pareggio e non con la sconfitta dell'Ascoli, come stabilito. Ma, se fosse andata bene, avrebbe preso i 15mila euro? gli e' stato chiesto: ''Si', li avrei presi'', ha detto dando dimostrazione di una certa doppiezza.

Da parte di Sommesse, gravemente indebitato con Pirani, ''ci sono state alcune ammissioni in ordine ai fatti che gli vengono addebitati'', secondo il suo avvocato, Enrico Calabrese. Sommese, accusato di avere truccato una lunga lista di partite e messo fuori rosa, ufficialmente per scarso rendimento, in realta' per i sospetti dei compagni, ha tenuto a precisare che ''l'Ascoli non c'entra'', ma che si e' trattato di vicende personali, cosi' come una vicenda personale e' stata quella del debito che il calciatore aveva nei confronti sempre di di Marco Pirani che cercava faticosamente di ripianare.

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