ROMA, 28 DIC – Un altro over nella partita della Lazio. Successe il 22 maggio scorso, otto giorni dopo il 4-2 con cui i biancocelesti s'imposero al Genoa. Allo stadio di via del Mare la squadra di Reja vinse con il medesimo punteggio, ma venne descritto come un successo amaro, visto che non fu sufficiente per qualificarsi alla Champions League. Fra le grandi d'Europa ando' l'Udinese, grazie al pareggio con il Milan ed alla miglior differenza reti nei confronti diretti con la Lazio. Quanto al Lecce, gia' salvo, quella contro la formazione romana fu una semplice passerella per festeggiare la permanenza nella massima serie.
In quella partita fra i pugliesi in porta gioco' il dodicesimo Benassi, al debutto in serie A, mentre in difesa, assenti Ferrario e Gustavo, si cimento' il centrocampista Giacomazzi. La Lazio ando' subito in vantaggio con Rocchi, ben lanciato da Ledesma, poi pero' il capitano spreco' due occasioni descritte come 'colossali'. Cosi' la Lazio venne punita ed arrivo' al 33' il pareggio del Lecce, con Coppola pronto ad approfittare di una distrazione della difesa avversaria.
Ma i fuochi artificiali non erano finiti, e prima dell'intervallo ci furono due gol in sei minuti, dal 35' al 41', prima con Zarate e poi con Piatti, lesto ad approfittare dell'intervento a vuoto dei difensori laziali. Nella ripresa squadra di Reja all'attacco perche' ancora con il sogno-Champions. Furono un rigore ed un'autorete a determinare la vittoria della formazione romana. Prima Benassi atterro' Rocchi lanciato a rete, facendosi espellere e dando a Zarate l'opportunita' del 2-3 trasformato dal dischetto, poi ecco la 'svirgolata' di Vives sul corner a rientrare di Zarate che valse la quarta rete dei laziali. Poco male per il pubblico leccese, che a fine partita inneggio' a squarciagola per la salvezza, mentre il presidente Lotito a mente fredda, ovvero il giorno dopo, piu' che riflettere sulla partita dei suoi se la prese con il Milan, che da campione d'Italia non se l'era sentita d'infierire sull'Udinese. ''Sono le cose del calcio – disse Lotito arrivando in lega calcio -. Ieri non ho fatto interviste: non accetto di entrare in polemiche, ognuno risponde dei propri comportamenti, e Galliani e' libero di dire quello che vuole. Non sono io che devo dire se le cose sono state fatte in modo corretto o scorretto''.