ROMA, 28 DIC – E' Palermo-Bari del 7 maggio scorso, finita 2-1, una delle tre partite di serie A sospette finite nel mirino degli investigatori della procura di Cremona. Fini' 2-1, con il vantaggio degli ospiti, gia' certi della retrocessione, con Bentivoglio, poi il pareggio ed il sorpasso dei rosanero, favoriti anche da una svista arbitrale, visto che il gol dell'1-1 Miccoli lo segno' in sospetto fuorigioco. L'ex 'Romario del Salento', che contro il Bari gioca sempre un suo derby personale, fu protagonista anche di un altro episodio, il rigore non trasformato al 19' st perche' calciato in modo maldestro, tentando un improbabile 'cucchiaio'.
Il Palermo era con la testa alla finale di Coppa Italia contro l'Inter, ed i giornali sottolinearono che parte del merito della conquista dei tre punti fu del portiere Sirigu, autore di almeno due interventi decisivi. Per il Palermo quello fu anche il giorno del ritorno al calcio giocato di Morris Carrozzieri, fermo da due anni dopo la squalifica per uso di cocaina.
A fine partita l'allora allenatore del Palermo Delio Rossi sottolineo' di aver visto ''qualche errore di troppo'' da parte dei suoi e rimprovero' Miccoli per come aveva calciato il penalty.
''Lo doveva calciare come sa – disse Rossi -, cosi' avremmo potuto gestire la partita in modo diverso. Questo la dice lunga sulla mancanza di esperienza di questa squadra''.
Il tecnico del Bari Bortolo Mutti sottolineo' la prova dei suoi, ''perche' abbiamo giocato con buona personalita' e abbiamo avuto le nostre occasioni''. Come dire che lui in quel match non ci vide nulla di strano.