Calcio scommesse, Piacenza minaccia di non iscriversi alla Lega Pro

Piacenza – "La recente inchiesta della magistratura, per l'ennesima volta, ha fatto emergere un calcio violentato da scommesse illecite. Per questi motivi rendo noto alle istituzioni, ai tifosi, e ai piacentini tutti che oggi non mi sento di iscrivere la squadra alla categoria inferiore di Lega Pro". Con queste parole a Live Radio Sound nel dopo partita del match di playout perso contro l'Albinoleffe, il presidente del Piacenza Fabrizio Garilli annuncia l'intenzione di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di Lega Pro e di mettere in vendita la società. "Poiché mi rendo conto che tale decisione potrebbe comportare un grave pregiudizio per lo sport piacentino – ha detto ancora Garilli – e considerato che in questi ultimi tempi leggo ripetutamente che ci sarebbero imprenditori locali interessati alla squadra, che ancora non ho avuto il piacere di conoscere, invito chi fosse realmente interessato, a manifestare subito e apertamente le proprie intenzioni, poiché in questo momento il termine ultimo per l'iscrizione al campionato 2011-2012 è il 30 giugno 2011". Il massimo dirigente piacentino ha poi espresso la propria amarezza per quanto accaduto con lo scandalo scommesse e i danni, che secondo lui, ne sarebbero derivati al Piacenza. "Il magistrato ha dichiarato che il campionato 2010-2011 risulta falsato. Abbiamo richiesto immediatamente di sospendere la disputa dei playout – ha detto Garilli – sul presupposto che fosse necessario accertare i fatti prima di concludere il campionato in corso. Abbiamo anche fatto presente che, proprio in seguito alle notizie emerse dagli organi di comunicazione, la nostra società non era in grado di adempiere alla stessa norma federale che prevede l'obbligo di schierare la migliore squadra in campo. Le nostre richieste non sono state accolte".

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