Calcio scommesse, Platini: Era ora che si indagasse

BRUXELLES – ''Sono le cose che abbiamo detto tre anni fa e ora tutti si svegliano''. Lo ha detto il presidente della Uefa, Michel Platini, sugli episodi di corruzione nel mondo del calcio.

Rispondendo ad una domanda dell'Ansa, in particolare, sulle indagini che hanno coinvolto calciatori italiani, ha aggiunto: ''Era ora che qualcuno si occupasse di queste cose. Noi lo abbiamo gia' previsto qualche anno fa e lo abbiamo detto a tutti e ormai le autorita' nazionali e internazionali hanno preso coscienza di questo fatto: e' buono. E' tardi, ma meglio tardi che mai''. Platini, a Bruxelles per un incontro con il presidente della Commissione europea Jose' Manule Barroso, si e' quindi detto preoccupato della situazione.

Si puo' fare qualcosa a livello europeo per contrastare gli episodi di corruzione? ''Ne parlero' anche con Barroso – ha risposto Platini -, ma noi facciamo questa guerra da tre anni. Abbiamo investito tanti milioni per avere dei sistemi di allerta e facciamo quello che possiamo, poi deve essere la giustizia e la polizia a fare queste inchieste perche' noi non possiamo fare''.

''Possiamo aiutare, ma io non sono un poliziotto. Volevo fare il poliziotto ma poi sono diventato calciatore'', ha aggiunto sorridendo.

Anche in una recente intervista al quotidiano francese Liberation, Platini aveva ribadito la volonta' della Uefa di lavorare con la giustizia di ogni Paese creando una rete di 'integrity inspectors' nelle Federazioni, in contatto con le autorita' locali.

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