Calcio scommesse, pugno duro dell'Uefa: "Squalifiche a vita"

NYON (SVIZZERA), 17 GIU – ''Solo i calciatori possono salvare il calcio'', aveva detto ieri Michel Platini di fronte alla piaga delle combine per alimentare le scommesse. Da oggi se non lo fanno, denunciando i tentativi di truccare le partite, rischiano la squalifica a vita. Loro insieme con dirigenti e arbitri. E' la linea dura imposta dall'Uefa, che nei giorni dello scandalo italiano ha modificato il suo regolamento inasprendo le pene e soprattutto dichiarando lotta all'omerta', come gia' nei giorni scorsi aveva fatto anche la Federcalcio.

Ma la mano dell'Uefa e' particolarmente pesante, e si applica ovviamente alle competizioni sotto la sua egida, dall'Europa League alla Champions, fino agli Europei per nazioni. C'e' un duro messaggio contro le combine, ma anche un monito alla Fifa e 196 milioni di euro distribuiti alle federazioni partecipanti alla fase finale dell'Europeo 2012, nelle decisioni adottate oggi a Nyon dal comitato esecutivo della confederazione europea, al termine del suo secondo (ed ultimo) giorno di lavori.

''I nostri organi disciplinari potranno cooperare piu' strettamente con la polizia e le autorita' politiche in caso di sospetti. Testimonanze anonime potranno pure essere prese in considerazione'', ha dichiarato il segretario generale dell'Uefa Gianni Infantino, spiegando il nuovo regolamento discipinare anti-corruzione adottato oggi dall'esecutivo. ''Abbiamo anche inserito l'obbligo per i giocatori e tutti i membri di club di denunciare qualsiasi tentativo di corruzione''. Finora il regolamento lo prevedeva solo per gli arbitri. Chi non lo fara', potrebbe incorrere in una squalifica a vita, come auspicato ieri dal presidente dell'Uefa Michel Platini. ''L'Uefa ha gia' squalificato a vita due arbitri per non aver riportato una proposta di corruzione'', ha ricordato Infantino.

Nel nuovo regolamento e' anche precisato che se un club e' sanzionato al termine della competizione (o dopo una delle fasi) non si rigiocheranno le gare incriminate. ''Ovviamente, se un club e' riconosciuto colpevole di corruzione, gli si potra' togliere il trofeo a posteriori. Se la corruzione per una gara di girone della Champions League e' avverata dopo la fase in questione, il club colpevole verrà escluso e sostituito dalla formazione che lo segue in classifica nelle partite ad eliminazione diretta'', ha spiegato Infantino.

Sul tema si e' anche espresso il presidente della Figc, e membro del comitato esecutivo Uefa, Giancarlo Abete, secondo cui bisogna agire a quattro livelli per lottare in modo efficace contro la corruzione. ''Vi e' per primo l'educazione e l'informazione. Quindi un attivita' di sorveglianza efficace, come avviene in Italia con la collaborazione fra Figc, Unire ed i ministeri. Ci vuole un buon coordinamento''. Le altre due basi, sono un ''sistema sanzionatorio efficace e infine le risorse finanziarie adeguate, forse fornite dalle scommesse stesse, come avviene in Francia. Questo modello e' stato molto apprezzato nello scenario internazionale''.

Sul caso italiano, Giancarlo Abete ha detto : ''Non prendo nemmeno in considerazione l'ipotesi di uno slittamento dell'inizio dei campionati. Esistono i tempi sufficienti per poter portare a termine le indagini''.

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