Calcio scommesse, ultras Genoa: “Giocatori nascondevano qualcosa”

GENOVA – ”Quella sera i giocatori nascondevano qualcosa, avevano la testa bassa. Ma e’ stata una situazione casuale, abbiamo saputo che quel giorno lì in quel ristorante era presente Criscito e sono andato a chiedere spiegazioni per il derby di tre giorni prima con la Samp”: cosi’ uno dei capi ultra’ del Genoa, Fabrizio Fileni, detto ‘Tombolone’, ha spiegato all’Ansa per quale motivo lui compaia in una foto scattata fuori da un ristorante di Genova in cui si vedono anche Criscito, Sculli e l’albanese Safet Altic.

”Non sapevo che quel giorno ci fosse anche Sculli, che all’epoca giocava nella Lazio – ha detto Fileni -. Quella sera eravamo andati ad aspettarli fuori dal ristorante per chiedere spiegazioni sull’atteggiamento che avevano avuto in campo i giocatori. Volevamo spiegazioni sugli insulti che Milanetto ci aveva rivolto durante la partita. Ma ci eravamo accorti che qualcosa non andava, quella sera avevano la testa bassa”.

”Io volevo parlare con Criscito, non con Sculli – ha successivamente aggiunto ‘Tombolone’ a Tgcom24 -. Io non ho partecipato a cene. Ne’ io ne’ alcun tifoso ha aggiustato delle partite beneficiando di qualche risultato. Anzi, noi siamo stati i primi a denunciare queste situazioni, abbiamo fatto anche degli striscioni per richiedere l’allontanamento di alcuni calciatori dal Genoa”.

Riguardo alle immagini della partita Genoa-Siena (in cui compare appunto a colloquio proprio con Sculli), Fileni ha aggiunto: ”Che ci siano contatti tra calciatori e tifosi e’ innegabile, e’ una citta’ piccola, si va in un locale e ci si incontra. Quando siamo andati lì da Criscito, lui si è diretto verso di noi dandoci la mano ma noi l’abbiamo rifiutata. Le foto riguardano altre indagini, non certo il calcioscommesse”.

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