CREMONA, 27 DIC – Dagli atti dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse emerge che una dipendente della Lega Calcio di Milano aveva contatti telefonici con l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni e con il suo compagno di squadra Thomas Manfredini e i calciatori da lei ricevevano ''particolari dell'inchiesta diversamente a loro sconosciuti'' e ricevevano ''preziosi consigli sulla strategia da riferire ai propri legali per contrastare le accuse del procuratore federale''.
In alcune conversazioni, annotano gli agenti della polizia di Stato, la donna ''non nasconde di poter arrivare facilmente a raggiungere gli appartenenti alla Commissione per indirizzare la sentenza in favore dei calciatori, anche se poi non emerge alcun elemento che possa avvalorare questa sua possibilita'''.
''E' comunque indubbio – concludono gli investigatori – che la stessa, appartenendo comunque all'organo federale della Lega Calcio, possa di conseguenza facilmente riconoscere alcuni membri della Commissione giudicante''.